In un certo senso

In un certo senso parliamo ancora di elezioni, ma da una prospettiva “collaterale”.
Io non sono certo innamorato di Salvini, come ho già esposto, e quindi vi prego di credere che qui non sto scrivendo per appartenenza politica. L’altro giorno, brandendo un Vangelo e la Costituzione, durante un comizio ha detto:

“Mi impegno e giuro di essere fedele al mio popolo, a 60 milioni di italiani, di servirlo con onestà e coraggio, giuro di applicare davvero la Costituzione italiana, da molti ignorata, e giuro di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo. Io lo giuro, giurate insieme a me? Grazie, andiamo a governare e a riprenderci questo Paese”

Alcune osservazioni.
Prima di tutto, Salvini è un politico consumato e quindi probabilmente non avrebbe tirato fuori il Vangelo se questo davvero non contasse più nulla. In altre parole: il Vangelo, che rimane il Vangelo, ha la sua importanza se non altro per l’elettorato che Salvini spera di raggiungere. In anni in cui ci hanno raccontato in tutte le salse che il cristianesimo non conta più niente è comunque un segnale importante. Che, ancora una volta, quella narrazione sinistrorsa-radical-chic è forse errata.

Secondo, notate la scelta di parole. Non ha giurato SUL Vangelo, come hanno accreditato i media tutti e parecchi commentatori, ma di “rispetta(re) gli insegnamenti contenuti (nel) Vangelo“. E’ una distinzione importante che sembra essere sfuggita a molti; un impegno personale, non un tirare in ballo il testo sacro a testimone. Un sacco di anime belle, comprese quelle che sostengono che su parecchi argomenti l’insegnamento di Cristo andrebbe aggiornato o eliminato del tutto, si sono stracciate le vesti. Il sospetto è che alcuni ne vorrebbero essere gli unici esegeti e utilizzarlo ai loro fini esclusivi; per altri, credo più che altro sia la parola “Vangelo” che dà loro fastidio. Alcuni hanno fatto notare che nel Vangelo stesso è scritto di non giurare. A parte che, come si evince dal contesto, in quella circostanza Gesù accusa coloro che chiamano in ballo i giuramenti sacri per rafforzare le loro opinioni, e non in senso generale; bisogna pure ricordare che un componente del Governo deve giurare – è la Costituzione che lo richiede. Questo sembra essere sfuggito dalla mente di parecchi. E poi trovo curioso che ci si indigni per questo fatto e non per altro.

Quello che segue è il testo di due miei tweet di risposta ad un tweet di Enzo Bianchi, noto ex “priore” laico di Bose, che stigmatizzava duramente le parole di Salvini con una foto a corredo raffigurante un Vangelo e un rosario :

Giusto! Molto meglio per un cristiano votare chi ha fatto leggi come il divorzio breve, i similmatrimoni omosessuali, l’eutanasia tramite DAT, ha messo il gender nelle scuole e proposto una legge per incarcerare chi dissente… azioni, non parole.

infatti è proprio una vergogna usare rosario e Vangelo per fini elettorali. L’illustrazione in questo tweet andrebbe tolta.

Non vi posso postare il tweet originale* perché, come conseguenza, sono stato bannato da Bianchi, o chi per esso. Accade sempre così con questi personaggi aperti e tolleranti di tutte le opinioni purché coincidano con le proprie.
I due messaggi di cui sopra sono stati poi attaccati da una pletora di “antifascisti”. Qualche esempio:
“Non ci crede nessuno. Un cattolico che mette il diavolo come foto è tutto un programma. Un furbetto fesso.”
“Ti ho segnalato, spero che ti oscurino…nazy”
“La sua giornata deve essere molto faticosa. Combattere incessantemente l’amore, il desiderio di paternità, la compassione e la caritá, solo perché declinate in modo diverso da quello codificato nella sua mente è impietoso. La sua ricerca del Cielo potrebbe risentirne. Si ravveda.”
“Pregiudizio verso uno sconosciuto anonimo diavoletto che fa della provocazione la sua ragione di vita? Su, non si sopravvaluti. La vanità è pur sempre un peccato. E non sta bene che sia un agnostico come me, sebbene sensibile alla fraternità di padre Bianchi, a ricordarglielo.”

Una serie di altre repliche altrettanto simpatiche se non di più non le posso far vedere perché, dopo avere chiesto loro la ragione degli attacchi personali invece di ragionare su quello che scrivo, mi hanno a loro volta bannato.
E questo è l’altro punto. Sembra che un certo numero di persone, non so quanto numerose ma certo rumorose, abbiano in testa che il massimo della democrazia sia proibire il pensiero a chi non la pensa come loro, che la pensano come il potere. Se il clima è oppressivo, oggi, è perché a questi cagnolini del pensiero unico è stata lasciata briglia sciolta; anzi, i media sia statali che privati sembrano rispondere alla stessa logica di brutale affossamento di quanto diverge. Mi ricorda molto questo tipo di atteggiamento (si parla di Stalin):

«Non esistono fatti, solo interpretazioni». Il discorso sovietico ufficiale descrive progressivamente la realtà del Paese in termini che non corrispondono all’esperienza comune, come se le parole potessero creare le cose. Un mondo fabbricato dal verbo deve imporsi alla coscienza degli abitanti del Paese, al posto del mondo che osservano con i loro occhi: l’esigenza di verità non gioca più alcun ruolo.

L’ho già detto, lo ripeto: l’antifascismo è morto settant’anni fa, con il fascismo. Quelli che oggi si richiamano ad esso sono dei ripetitori ciechi di qualcosa che non capiscono, strumentali a distrarre da quella che è la realtà. Si parla di cadaveri mentre si dovrebbe parlare di vita.  Spero che prima o poi si stufino di abbaiare alla luna e mordere i passanti; prima che sbranino qualcuno. Sembra talvolta che il desiderio sia quello, che ci scappi il morto. Chi lo vuole?

A concludere, cosa ne dico io del gesto di Salvini? Come ho scritto anche recentemente, non è appiccicando una etichetta “Dio” su qualcosa che si può vincere. Però un impegno a fare le cose secondo il Vangelo lo capisco: io faccio altrettanto in questo blog. Sarà stata solo una scenetta elettorale, una criticabile strumentalizzazione, oppure qualcosa di reale, se vogliamo una confessione di fede? Non ho, adesso, gli strumenti per dirlo. A suo tempo, per un altro personaggio politico con grandi aspirazioni, che divenne Presidente del Consiglio e che diceva di volere girare tutte le parrocchie per illustrare il suo referendum, dissi che lo avremmo giudicato dai suoi atti. Così è stato: l’abbiamo scoperto mentitore, e dopodomani ce ne ricorderemo.
Posso solo dire lo stesso: saranno le azioni che indicheranno quanto è verità, quanto non lo è. Sia le sue, che le nostre.

*mi hanno mandato il pic del tweet, qui

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 2 marzo 2018 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 3 commenti.

  1. “Non vi posso postare il tweet originale perché, come conseguenza, sono stato bannato da xxxxx, o chi per esso. Accade sempre così con questi personaggi aperti e tolleranti di tutte le opinioni purché coincidano con le proprie.”

    Io ci ho impiegato anni per capirlo.
    Provenivo da esperienze (internet) molto ‘laiche’, tipo cucina, salute, cosmetica, agricoltura eco biologica… forum e chat antiche, e nonostante avvenissero battibecchi e dispettucci bambineschi anche in quei luoghi, mai avrei pensato di incontrare certe guerre in rete tra i “cristiani”.
    (Quindi, tra parentesi, per diverso tempo ho attribuito le censure verso di me o verso altri utenti ad effettivi errori dottrinali, o di fede o di linguaggio non adeguato che mi fosse sfuggito… Anche perché “rientravo in chiesa” dopo diversi anni di assenza. Dal di fuori, da quando lo ero, posso dire che troppi siti “cristiani” invitano a pigliare la porta e a uscire di nuovo, se uno/a non fosse abbastanza forte nella Fede e se uno/a non capisse che la Fede NON sta in internet. L’unica consolazione è che i siti protestanti e quelli ebraici sono molto peggio dei nostri in questo senso. Ma è comunque una magra consolazione).

    Riguardo quelli che ti facevano osservazioni sul viaggiare in rete col simbolo del diavoletto ci sarebbe molto da dire, in senso costruttivo però. Escludendo i loro insulsi pretesti per darti addosso ci sarebbe da fare comunque una riflessione sull’ignoranza (incolpevole) di molti cattolici.
    Adesso io capisco che togliere a te un’identità come quella di Berlicche sia impensabile, delittuoso… e molto altro.
    Ma devo dirti, sottovoce, che diversi anni fa, quando ti leggevo in altri siti io non ti cliccavo perché pensavo che volessi prendere in giro i cattolici. Ok mea culpa che guardavo più il disegnino che le parole che scrivevi. Non sapevo niente di Lewis. Quando conobbi lui e il tuo blog, capii. Ma per un certo tempo fui abbastanza confusa (ricorda che io vengo da fuori, e da un’infanzia di chiesa protestantizzata all’ennesima potenza. Non nomino i movimenti presenti nella mia ex parrocchia altrimenti c’è gente che si offende).

    Tutto questo per dire: oggi abbiamo a che fare con una maggioranza di cattolici (molto) ignoranti e (molto) disinformati. Io ne facevo parte, e anche adesso non sono chissà quale cima.. comunque ora due acche le so, e cerco di diffonderle. Mi rendo anche conto che nella vita quotidiana si fa molta fatica perché perfino i più “acculturati” hanno lacune spaventose… e allo stesso tempo una sete di sapere, e poco tempo per studiare / discernere.
    (Ho rimediato un sacco di benedizioni 😊😊😊 da parte di laici, di ex cattolici,e di varie persone in ricerca che non trovavano risposte “in chiesa”. È vero che spesso la responsabilità è di chi non le cerca attivamente. Altre volte è proprio che la gente non riceve alcuna risposta e si attacca a Google. E altre volte, troppo spesso, riceve “spiegazioni” da quel cattolicesimo semplicistico e svuotato dei tuoi censori qua sopra).

  2. Berli, ho letto tutti i commenti che si potevano leggere e ti faccio i complimenti per la pazienza e l’intelligenza dimostrata nelle risposte.

  3. Berlicche, sei un grande! Dico davvero, ti ammiro molto e ti ringrazio per le tue osservazione sempre
    molto intelligenti.

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