Là nel regno fatato

La fantasia è un bimbo che si stupisce, che inventa storie più grandi di lui; è sbirciare dentro Faerie, il regno fatato, che non è un posto da bambini, una favoletta innocua, ma un luogo pericoloso, pieno di bellezza affilata come una lama e di mistero.

Se non ci fosse meraviglia, se non ci fosse quel mistero, non ci sarebbe neanche la speranza, la bellezza e certamente la gioia. Siamo attirati verso ciò che non sappiamo: non possiamo conoscere ogni cosa, quindi il nostro viaggio non può finire.

L’opposto di ciò è quello che hanno chiamato intelligenza artificiale: che non è che spremere ciò che si conosce fino a stritolarne le ossa, senza potere apprendere niente di nuovo. E’ l’inverso di Faerie, il suo inferno di cristallo immobile, un luogo freddo dal quale non si può ricavare niente; certo non stupore.

Solo chi accetta che esiste quel regno fatato oltre la terra e il cielo che si conoscono può arrivarvi, e trovare praterie d’erba smeraldina bagnata da una pioggia d’argento, tempeste di diamante e creature alle quali non è stato dato ancora un nome. Mi auguro di incontrare lì anche voi.

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 30 aprile 2024 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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