Irritante
Che irritanti questi che vogliono il mio bene. Che vogliono salvarmi. Che mi amano.
Irritanti, supponenti, arroganti. Non l’hanno ancora capito? Lo so io cos’è il mio bene.
Danno la loro vita per me. Fanno sacrifici in mio favore. Dedicano a me il loro tempo e la loro fatica.
Che stronzi.
Pensano forse che questo dia loro il diritto di dirmi cosa fare? Di dare a me, proprio a me, dei consigli?
Lo ripeto, so io cos’è il mio bene. La mia convenienza. Non ho bisogno di salvatori. Di maestri. O di padri, di madri, di gente che mi giudica. Vogliono dare per me il loro sangue? Che facciano. Scelta loro. Non si aspettino ringraziamenti.
Vorrebbero insegnarmi. Ma chi sono, loro? Che titoli hanno? E, anche se li avessero, che mi interessa cosa affermano?
Non c’è nessuno che può dirmi cos’è la verità. La verità non esiste. La verità me la faccio da me.
Che stiano zitti. Che stiano in silenzio, che non si facciano neanche vedere.
Irritanti, questi giusti. Irritanti, questi perfettini.
Irritante soprattutto quello che dice che muore per salvarmi.
Poi, con questa scusa, mi giudica. La croce era il minimo, per uno così.
Ah, dimenticavo, non mi sono presentato. Io sono te.
Pubblicato il 12 aprile 2017 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 2 commenti.
G P
Guardate le due freccine
Una indica una lettera che è su
L’altra indica un lato di un’altra lettera
La sciarada diviene
G è su
Pi lato
Anche costoro si occuparono di verità
Pi-lato chiese “Quid est veritas?”
G è su invece stette zitto, ma se avesse voluto rispondere in stile enigmistico avrebbe potuto usare l’anagramma dell’espressione di Pi-lato e, chi non lo sa?, replicare con “Est vir qui adest”
E’ l’uomo che hai davanti
Editor blog mi ha tolto il su e giù e le freccine
Ma si capisce, spero