Quando si poteva dire il vero

Scorro desolato cento giornali e canali televisivi, e vedo ovunque la stessa notizia trattata con le medesime parole; opinionisti differenti dicono le stesse identiche cose, riportando gli stessi banali pensieri, adeguandosi scodinzolando a ciò che devono dire. Mi domando se non provino vergogna, se davvero ci credano, o se i soli rimasti a parlare e scrivere in pubblico siano i Leporello che accettano di continuare a servire complici i loro scandalosi padroni.

Ricordo il mio stupore quando scoprii, anni e anni fa, che il giornale che leggevo copiava banalmente articoli dal New York Times, limitandosi a tradurli e rifirmarli. Oggi, che è molto più semplice confrontare, mi stupisco del mio stupore. Tre anni fa proprio il New York Times ha licenziato il suo ultimo public editor, la persona che doveva vigilare sulla imparzialità e correttezza degli articoli, asserendo: sarà la rete il nostro cane da guardia. Bene, il cane da guardia ha mangiato il giornale. Le opinioni che il potere odia non trovano più nessuno spazio. Lì, come dappertutto. Ci illudevamo che ci fosse permessa un’informazione libera: ci stanno togliendo l’illusione.

C’era una volta l’uomo che faceva le cose perché era giusto, perché era vero. Che non avrebbe mai acconsentito alla menzogna. Non riesco più a trovarlo: non nei giornalisti, non nei giudici, certamente non nei politici. E’ lo schieramento, l’opportunità che decide l’atteggiamento la forma mentale; ormai non più il contrario.
I commenti su internet raggiungono punte di violenza verbale insopportabile, e ciò che è vero viene ferocemente deriso se favorisce la parte avversaria. Pare che le discussioni oneste siano un ricordo del passato.
Mi viene il dubbio che coloro che un tempo difendevano l’onestà delle intenzioni e le virtù fossero anche loro degli opportunisti: così facevano perché così spirava il vento.

Oppure si sono quasi tutti saggiamente nascosti in attesa che passi l’uragano. Tengono famiglia, magari anche se sono vescovi. E’ una possibile strategia; secondo altri, come dice un’articolo che ho letto recentemente, non puoi ritirarti, nasconderti o scappare, puoi solo trovare una posizione difendibile e trincerarti per il lungo combattimento. Il pezzo raccomandava l’acquisto di armi da fuoco.

Adesso ci pare esagerato, ma quante cose che non avremmo creduto possibili sono accaduti negli ultimi anni. Da parte mia, continuerò come sempre ho fatto, confidando nella verità di ciò che ho sperimentato e in altri cieli.
Che nostalgia, però, per i tempi in cui si poteva dire il vero.


Traduzione:
Dilbert: “Ieri qualcuno non era d’accordo con me, e gli ho fatto cambiare idea usando i dati e la ragione.”
Wally: “Questo non è possibile.”
Dilbert: “Neanche io lo pensavo, ma è successo.”
Wally: “Sento puzza di trappola.”
Dilbert: “Non ho dormito tutta la notte.”

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 24 novembre 2020 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 4 commenti.

  1. non si è mai abbastanza piccoli per censurare il vero al di sotto.

  2. (ammazza però quanto l’ho scritto male – davvero stava meglio in coda di moderazione)

  3. leggendoti mi è subito balzato in mente il salmo 14:

    L’uomo senza Dio

    1 Al maestro del coro. Di Davide.

    Lo stolto pensa: «Non c’è Dio».
    Sono corrotti, fanno cose abominevoli:
    nessuno più agisce bene.

    2 Il Signore dal cielo si china sugli uomini
    per vedere se esista un saggio:
    se c’è uno che cerchi Dio.

    3 Tutti hanno traviato, sono tutti corrotti;
    più nessuno fa il bene, neppure uno.
    4 Non comprendono nulla tutti i malvagi,
    che divorano il mio popolo come il pane?

    5 Non invocano Dio: tremeranno di spavento,
    perché Dio è con la stirpe del giusto.
    6 Volete confondere le speranze del misero,
    ma il Signore è il suo rifugio.
    7 Venga da Sion la salvezza d’Israele!
    Quando il Signore ricondurrà il suo popolo,
    esulterà Giacobbe e gioirà Israele.

  4. C’era ieri sera bsu Rai5 un documentario sul litigio fra Camus e Sartre. Come tutti sanno erano entrambi due scrittori francesi di sinistra , ma il litigio avvenne perche’Camus scoperte le nefandezze del Partito Comunista sovietico, appoggiato dal Partito Comunista francese, da uomo onesto ritenne che si doveva dire la triste verita”cioe’ che coloro che si ergevano a paladini della giustizia, i comunisti, erano loro stessi violenti ed ingiusti.
    Sartre non la pensava cosi’, secondo lui il fine giustifica i mezzi e i comunisti sovietici erano giustificati nelle loro azioni, non solo ma Sartre pubblico’dopo il suo viaggio in Russia panegirici falsi sulla liberta’di cui si godeva in Russia, sulla felicita’del popolo russo sotto il comunismo eccetera.
    Insomma , menzogne .
    Dopo il litigio fra i due, il documentario dice :Gli intellettuali parigini si schierarono tutti con Sartre.
    Camus divenne quasi un emarginato.
    Non ne dubitiamo:se da una parte c’e’onesta’e verita’, dall’altra potere anche a patto di sacrificare la verita’, gli intellettuali, da sempre, c’è schierano col potere.
    Fra Camus e Sartre apparentemente vinse Sartre. Ma il tempo e’galantuomo la Russia sovietica e’crollata, e tutti ora sanno di che sangue grondassero le mani dei comunisti, Sartre non e’piu’uno scrittore letto, mentre Camus ancora oggi e’un best seller, e soprattutto e’morto come uomo libero e onesto.
    Come Camus non importa quanto emarginati saremo , l’importante e’ non tradire mai e rimanere integri.

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