Delusioni
Quest’oggi ho avuto alcune delusioni. Capirete anche voi, il mio umore non era dei migliori. Poi ho cominciato a riflettere sulla parola delusione.
La de-lusione è la logica fine dell’il-lusione. E’ quando il gioco finisce, e la realtà irrompe. Quello che mi ero finto nella mia testa, i miei progetti, anche le mie speranze, terminate: perché la realtà ha sempre ragione, il vero alla fine ha la meglio, anche quando non ci piace, anche quando davvero avremmo voluto che le cose fossero andate diversamente.
Di una cosa sono convinto: che la realtà sia positiva. Che ciò che accade sia per un bene. Quindi anche la delusione è positiva, perché cancella l’illusione. La cosa migliore che ci possa capitare. Perché chi vorrebbe vivere in una illusione, abitare in una menzogna?
Pubblicato il 9 febbraio 2021 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 20 commenti.
Grazie, Berli, veramente grazie! A volte, però, è difficile essere sicuri che la realtà è positiva quando sei dentro una situazione buia e non vedi ancora la positività…
Un po’ come illudersi che Trump avesse vinto le elezioni e restare delusi quando per due mesi non si trova una sola prova di brogli ed un solo giudice a dargli ragione.
La realtà è talmente difficile da accettare che è meglio continuare ad illudersi che i ‘cattivi’ abbiamo vinto con l’imbroglio. Sarebbe meglio prendere atto che gli USA hanno voltato pagina , nonostante gli sforzi sovraumani di alcuni blog italiani che hanno certamente spostato qualche decina di milioni di voti (in sogno).
Esempio singolarmente infelice ;-)
Caro realta, prendo atto che per te le elezioni americane siano state assolutamente scevre dal benché minimo broglio, che nonostante l’alterazione delle leggi e la possibilità di votare senza identificarsi e fuori tempo massimo nessuno ne abbia approfittato e che i quasi ottanta milioni che hanno votato per Trump si siano ormai convertiti a Biden, compreso le migliaia che hanno rilasciato testimonianza giurata di “problemi”. Sono sparite anche tutte le anomalie statistiche e matematiche, in qualche maniera; e il fatto che adesso addirittura si vantino di ciò che si sospettava solo è ininfluente.
Vedi, “realta”, l’illusione sarebbe stata credere che la giustizia trionfi sempre e che non esistano i servi del potere, i falsi, i coglioni che gli credono. E i troll, ovviamente. Personalmente, è un’illusione che non ho mai avuta.
Mi chiedo se i colori di quella scimmia siano casuali ^_^
A proposito di “anomalie statistiche” hanno perso 60 casi su 61 che hanno portato in tribunale: tutti giudici corrotti?
Ho statistiche diverse. Appena riesco a rintracciarle ancora le condivido.
PS: il post non è su questo; non diamo troppo spazio ai troll che non vorrebbero ci soffermassimo a pensare su cosa davvero importa.
In previsione cosi’ ti risparmio la fatica:
https://www.politifact.com/factchecks/2021/feb/09/blog-posting/trump-did-not-win-two-thirds-election-lawsuits-whe/
“Trump won one case in the post-election and lost 64,” said Marc Elias, a partner at the Perkins Coie law firm who has represented Democrats in the lawsuits.
Trump has not prevailed in any cases that allege voter fraud or seek to overturn the election results.
Da leggere! Un esempio magnifico di una neutrale e bilanciata lettura dei fatti, che non tralascia niente e non si basa affatto su “esperti” di parte per confutare le affermazioni, rispettosa e attenta. Ecco cosa vuol dire giornalismo oggi, cosa vuol dire fact checking!
La parte che mi è piaciuta di più è quando rivendica la stretta collaborazione con i censori di Facebook, e quando dice che Droz “has denied the science of climate change and advocated against legislation aimed at mitigating sea-level rise.” Mi piacerebbe leggere un bel fact-checking sul sea-level rise…
Non so se i giudici siano tutti corrotti, o ci siano altre dinamiche. Qui in Italia abbiamo un giudice che è stato pizzicato e ha spiattellato tutto sul sistema di potere che gestiva sentenze a senso unico, eppure niente si è mosso….
Affer, attento. Mi ricordi i miei amici comunisti quando mi portavano ad esempio articoli su L’Unità e il Manifesto, tanti tanti anni fa. Anche per loro quanto diceva il regime era insindacabile: tutto bene in USSR e Cina. Poi, la delusione (alcuni, almeno, altri ancora non l’hanno capita)
OK, fair enough: porta le tue fonti allora.
Quente cause ha vinto secondo loro?
Affer, francamente me ne infischio. Ci sono in ballo poteri e fatti che non conosco e non ho tempo da perdere in ricerche che per forza di cose sarebbero parziali. Ma personalmente prima di credere a chi già parte con premesse false ed un’evidente preconcetto ce ne passa. Come faccio a fidarmi, quando si parte consapevolmente dalla menzogna? Posso dare il beneficio del dubbio all’ingannato, non all’ingannatore. Attenderò che gente con più tempo e motivazioni di me, e di cui possa apprezzare quantomeno la voglia di verità, facciano al posto mio. Non mi illudo certo che il male cessi di esistere; mi accontento di sbirciare tra le crepe della sua maschera (che ci sono, basta volerle vedere, confrontare la realtà con la narrazione della realtà).
Se tu vuoi credere all’imperatore, accomodati. Spero per tutti noi e per te in particolare che resterai deluso.
“Mi ricordi i miei amici comunisti quando mi portavano ad esempio articoli su L’Unità e il Manifesto, tanti tanti anni fa.”
…ma quando linki tempi nuova bussola quotidiana e messori non te li ricordi, gli amici comunisti?
Io però vorrei mettere in guardia contro questa catena di ragionamento. Quando anche nei documenti ufficiali ci sono “cose che non tornano”, si può, magari si deve, essere scettici, ma sposare una teoria alternativa fino a darla per assodata può portare a derive “solipsistiche” che sono una trappola mentale. Faccio un esempio di persona intelligente, ex giornalista, che a partire da un convincimento personale sull’11 settembre ha cominciato a rinchiudersi sempre di più in un pollaio di persone che ne condividevano la lettura dei fatti, fino ad accogliere nel proprio blog ogni teoria più bislacca, su vaccini, ebrei, autoattentati ecc… L’ho seguito per un po’ perché ogni tanto vi si trovavano riflessioni interessanti di filosofia ed etica, ma ad un certo punto ho rinunciato. In uno degli ultimi post che ho letto, che ha segnato per me il limite, è proprio espresso il cortocircuito logico in cui è caduto. Ad un lettore che propone una teoria di un ponte Morandi fatto saltare artificialmente, basata su alcune specifiche tecniche che non tornerebbero, il giornalista risponde con un parallelo spiegando la situazione politica intorno all’11 settembre, e più avanti mostrando gli interessi economci intorno ad Autostrade ed Atlantia per concludere:
“Dunque, cari complottisti alle prime armi, non è dagli aspetti tecnici che dovete cercare la verità: è dai documenti scritti, dai fatti politici evidenti, innegabili da qualunque esperto”.
Cioè, se il contesto politico-economico mi porta a sospettare che ci siano interessi coinvolti (e dove non ce ne sono?) allora certamente l’evento X è stato manipolato.
Non voglio assolutamente dire che i tuoi ragionamenti, Berlicche, siano fallati come quelli di Maurizio Blondet, ma voglio metterti in guardia dalla fallacia logica “ci sono delle persone potenti coinvolte, quindi certamente hanno fatto qualcosa di losco”. Che se vogliamo è la stessa fallacia logica di quelli quattro anni fa erano convinti che Trump lo avesse eletto Putin.
link all’articolo di cui parlo (puoi toglierlo in edit se vuoi).
https://www.maurizioblondet.it/lezione-ai-complottisti-inesperti-da-un-complottista-avanzato/
“ci sono delle persone potenti coinvolte, quindi certamente hanno fatto qualcosa di losco” non è assolutamente il mio modo di ragionare. Non troverete molto complottismo qui sopra.
Per credere alle cose io esamino cosa so essere vero, cosa so essere falso. Se una persona sostiene qualcosa che so essere falsa, cerco di capire se si inganna in buona fede o sa di mentire; se sa di mentire, non credo a niente di quello che dice se non dietro prove assolutamente certe – e anche lì, mi domando che interessa abbia. Nel caso in esame, non è che credo a Trump a prescindere; ci sono fatti matematici e oggettivi non spiegabili, e c’è la pervicace opposizione a insabbiare e nascondere ogni dubbio – il comportamento opposto di qualcuno che non abbia niente da nascondere. Sarebbe interessante sapere in quante di quelle cause perse siano stati investigati davvero i fatti – l’elefante nella stanza di cui nessuno parla. Possibile, piccoli bidenini, che non cogliate la dissonanza cognitiva tra un Presidente presentato come Hitler redivivo e quello che davvero ha fatto?
Anche su questo blog, se qualcuno ha idee opposte alle mie ci discuto volentieri per fare emergere il vero; ma se qualcuno mente sapendo di mentire non si aspetti ospitalità, appunto perché qui si cerca il vero. Non è detto che io lo abbia, ma chi consapevolmente dice il falso certamente non aiuta a trovarlo.
Non aspettarsi niente dagli uomini, cioè essere consapevoli del fatto che gli uomini sono cattivi (potenti e no), aiuta parecchio a non farsi illusioni su qualsiasi brutto fatto, e ad evitare delusioni.
PolitiFact’s è quella premiata ditta che ha prima nascosto e poi sorvolato sulla dura verità dei fatti riguardo l’antifa Sullivan (e il suo complice Sacker)…
Ma in Facebook a quanto pare non c’è spazio per una delusione (seppure trascurabikle).
Comunque, per dirla con Scott Adams,
“In my ongoing effort to avoid being cancelled, I hereby agree that an absence of court-approved proof of election fraud is proof it did not happen, courts are the ideal place for those challenges, software systems are unhackable, and full election transparency already exists.”
Può essere utile sapere che in inglese delusion vuol dire l’esatto contrario: ovvero una convinzione che neanche i fatti riescono a scalfire
a berli’ coll’inglesorum hai già dato brillanti prove.
che c’entra delusion col tuo virgolettato, comunque?
(me dirai: c’entra col titolo del post. mah. mi faresti sospettare che oltre che in inglese barcolli anche in italiano…)
R&s, e che c’entra il tuo commento con il post, a parte essere una maniera insultante di esprimere la tua delusione rancida per ogni cosa?
“delusione rancida”
sostantivi ed aggettivi a caso, qed.
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