Scritti politti: solamente

Per la serie Scritti politti, ecco un nuovo motto, appeso su una baita contornata anche da altre insegne di simile tenore e bandierine arcobaleno, buddiste e pirata.

“Per realizzare ogni buona cosa serve solamente che ciascuno faccia per bene il proprio dovere”,
il nostro amico Guido Sartori

Certamente è molto importante fare il proprio dovere. Secondo Sartori, un medico ayurvedico, sarebbe anzi la insopprimibile condizione per realizzare tutto ciò che c’è di buono.

Erano certamente d’accordo con lui i nazisti che, al processo di Norimberga, si giustificarono per il massacro di tante persone proprio asserendo di non avere compiuto altro che il proprio dovere, ubbidendo agli ordini. Forse la gente dei campi di concentramento non lo sarebbe stata altrettanto, quantomeno per ciò che riguarda la bontà del risultato.

Potrebbe sembrare che il punto stia nel capire quale sia il proprio vero dovere. Perché se il proprio dovere è fare qualcosa di male, allora a starci dietro molto difficilmente si riesce a sortire del buono. Il dovere verso chi: verso lo Stato? La Patria? Il Partito? Verso il Re, il Presidente, il Papa? La ditta? L’ambiente? Verso se stessi? Verso Dio? Parrebbe che ci siano tante definizioni di dovere, tra cui scegliere, spesso contrastanti. Per cui se le cose vanno storte si può sempre dire: “Hey, pistola, hai scelto il dovere sbagliato. In realtà dovevi fare questo e quell’altro”. Tutti saggi, a posteriori.

Ma sapete qual è il punto autentico? Che anche così, non è vero. E’ una stronzata. Perché le cose buone non si ottengono solamente con la forza di volontà, con il nostro sforzo, per quanto ben diretto e titanico sia. Quando anche diamo tutto noi stessi alla causa giusta, il risultato è che ogni cosa si sfalda nelle nostre mani.

La Bibbia ammonisce:
Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
che pone nella carne il suo sostegno
e dal Signore si allontana il suo cuore.
Egli sarà come un tamerisco nella steppa,
quando viene il bene non lo vede;
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.

Questo vale anche se l’uomo in cui confidiamo siamo noi stessi. Non illudiamoci di esser dei, di saperci dare ciò che è buono. Anche quando questo fosse il nostro dovere. Tutto andrà storto, quante volte l’abbiamo provato?
Possiamo prendere atto che il buono arriva da un altro luogo, è dato, e noi non possiamo pretenderlo ma solo cercarlo. Oppure possiamo sempre accusare qualcuno che non ha fatto il proprio dovere.

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 16 settembre 2020 su meditabondazioni, Scritti Politti. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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