La distanza

Il Natale è l’opposto del distanziamento. Il Natale è il momento in cui la distanza tra l’intoccabile e la nostra mortalità si annulla. E’ un Dio a chilometro zero, qualcosa di inconcepibile che diventa concepito, l’invisibile che si fa vedere, il silenzio che può essere udito, la Parola che può essere toccata. Un bambino che piange, e un bambino è sempre gioia, è sempre qualcosa di nuovo, un germoglio, una primavera.

Oh, sì, può essere anche meditato nella propria cameretta, ma è quasi una bestemmia. E’ rendere privato ciò che il Signore ha voluto che fosse pubblico, è rifiutare l’invito alla festa, è non averci capito niente. O avere capito tutto, e rifiutarlo. E’ volere rendere spirituale, cioè inafferrabile, ciò che è carnale, cioè tangibile. Disprezzare l’incarnazione, cioè Cristo. Il male esiste.

Lasciamo che chi non vuole festeggiare, non vuole essere lieto, se ne stia pure a casa sua, a rinsecchirsi. Da parte mia, “Dammi Gesù“. Stare con chi ami è un’altra cosa. Ti trasforma il giorno, perché il cuore non è fatto per la distanza. Protendiamoci verso di Lui, come fa Maria nello stupendo altorilievo di Giovanni Pisano.
Lui è qui, ora, presente, perché da quel giorno è Natale tutti i giorni, tutti i giorni è con noi.

Buon Natale.

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 24 dicembre 2020 su tra lassù e quaggiù. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 9 commenti.

  1. Buon Natale

  2. Come ogni anno, il tuo è più bell’augurio natalizio che leggo. Che fa respirare, che rilancia. Auguri…!

  3. Buon Natale!

  4. Nessuno sceglie di non festeggiare, a volte le scelte sono obbligate! Mi sento di dire che oggi dopo molti decenni, il festeggiato nelle tavolate meno, molto meno rumorose, e’ presente proprio perche’ il contenimento delle proprie voglie lo rende piu’ visibile! Torniamo a dare a Dio cio’ che e’ di Dio!

  5. La festa è dentro di noi, esattamente come dice Gesù che non è quello che viene da fuori a renderci impuri, ma è quello che esce da noi che ci rende impuri. Tutto è contenuto nel nostro cuore. Indipendentemente dal giudizio che diamo sulle regole imposte, certamente confuse e contraddittorie, c’è una regola maggiore che ci viene da Dio che ci indica che è volontà del Signore che quest’anno sia andata così. Protestare e lamentarsi corre solo il rischio di farci perdere lo spirito e dimenticare l’essenziale. Buone feste

  6. Pero’ c’ e’ qualcosa che stride, qualcosa che non torna in questo Natale. Si dice che il “ vaccino per tutti” sara’ la nostra salvezza . Non importa se sviluppato su cellule di feti abortiti.
    Ma se “ un bambino e’ Sempre gioia , e’ sempre qualcosa di nuovo” come far finta che i bambini abortiti siano un problema secondario , rispetto alla salute fisica e ai vaccini !

  7. Non confondiamo la volontà di Dio con quella degli uomini…

  8. La cosa che più stride con il Natale è quando si cerca di usare Cristo per portare avanti la propria agenda, fosse pure la più giusta. E’, ancora una volta, il peccato originale: porre se stessi davanti a Dio.

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