Dammi (cosa voglio)

Ascoltavo questa canzone, ieri sera (in una versione un pochino più soul di quella che allego):

Gimme Jesus

In the morning, when I rise (3v)
Give me Jesus (3v)
You can have this whole world
Give me Jesus

When I am alone (3v)
Give me Jesus (3v)
You can have this whole world
Give me Jesus

When I come to die (3v)
Give me Jesus (3v)
You can have this whole world
Give me Jesus

Dammi Gesù

Al mattino, quando mi alzo (3v)
Dammi Gesù (3v)
Tu puoi avere tutto questo mondo
Dammi Gesù

Quando sono solo (3v)
Dammi Gesù (3v)
Tu puoi avere tutto questo mondo
Dammi Gesù

Quando sarà la mia ora (3v)
Dammi Gesù (3v)
Tu puoi avere tutto questo mondo
Dammi Gesù

Eh, certo, belle parole. Ma che vogliono dire? Tutto il mondo, in cambio di Cristo? Normalmente è l’opposto: dammi tutto il mondo, e magari un pizzichino di Gesù sopra, per insaporire.
Chi canta questa canzone davvero volendo quello che canta, chi è? Un pazzo, un fanatico, o semplicemente non si rende conto di quello che chiede. Questo viene da pensare, se davvero leggiamo, se davvero pensiamo le parole. Se confrontiamo la nostra vita, i nostri desideri, con questo testo.

E poi, cosa vuol dire “dammi Gesù”? Non lo vendono su Amazon, non lo incontro per strada. Cosa vuol dire, in concreto? O sono davvero solo parole, l’iperbole di un poeta un poco fissato?
No, figuriamoci.

Poi vengono in mente – a chi le ha già sentite – le parole di Cristo al giovane benestante, quel bravo ragazzo a cui, ehi, piaceva quello che Gesù diceva. “Vendi tutto, molla tutto, e seguimi“.
O quelle altre, la risposta alla domanda “Che viene a noi che abbiamo lasciato tutto per seguirti?“. “Cento volte tanto di quello che avete lasciato e, in più, l’eternità“.

Ovvio, altre parole che possiamo ignorare. E continuare ad andare alla nostra piccola messa la domenica, quando non è una giornata da gita, fare la donazione a quella ONG, e magari una preghiera se le cose ci vanno particolarmente male.

Ma un tarlo resta. Viene il dubbio: ma questa storia del “Dammi Gesù” non sarà forse come quando sei innamorato, innamorato davvero, e faresti di tutto per vedere chi ami, e tutte le cose sono per lei, quella persona, e vivi e respiri per lei, e quella parola, “amore”, la capisci, e capisci che non ti basta, perché noi hai bisogno di una definizione, di una spiegazione, di una organizzazione, ma di lei, della sua presenza.

Pensi questo, e ti rendi conto che il tuo guaio è che non ami abbastanza. O meglio, ti piace di più il mondo, più di quel Gesù che potrebbe darti il centuplo di ogni cosa, se davvero lo amassi.
Ma quel tipo di amore è quello dei santi, che del mondo se ne fregano eppure il mondo è loro. E tu santo non sei.
L’ultimo pensiero è: ma potrei esserlo.

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 23 gennaio 2020 su tra lassù e quaggiù. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 2 commenti.

  1. Ora sono più disponibile a recepire il testo del canto. Grazie

  2. Così è il vero amore. Quando hai Gesù, hai tutto. E tutti possiamo essere santi, perché essere santi è amare Dio e tutte le persone e le cose in Lui, con Lui ed in Lui..

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