Le 7 opere di crudeltà spirituale – 2 – Insegnare a chi non sa

Cari compagni diavoli, demoni e larve infernali,

siamo oggi al secondo passo nel sovvertimento di quelle che il Nemico chiama opere di misericordia spirituali. Oggi prenderemo in esame, per rovesciarla, la seconda di esse:

Recto – “Insegnare a chi non sa”.

Anche voi, tentatori miei, siete perplessi?
E’ difficile da capire, ma sembra proprio che il Nemico voglia che gli umani imparino.
Vi domanderete, ma per quale motivo? Delle menti deboli come le loro come possono comprendere come è fatto l’Universo? E poi perché questa conoscenza deve essere disponibile a tutti, e non solo ai meritevoli? Perché non farne un segreto, da passare a chi ne è degno?

E’ proprio per argomenti come questo che Nostro Padre che sta quaggiù ha deciso di allontanarsi dal Creatore. Dove sta il vantaggio nell’essere potentissimi esseri angelici se poi si permette a delle creature infime come gli uomini di conoscere argomenti che solo menti superiori come le nostre possono apprezzare?

In effetti quella del Nemico sembra essere una vera e propria perversione. Invece di scegliere i migliori per rivelare i suoi progetti, i veri sapienti, va a cercare gli ignoranti, i disadattati, i relitti.
I nostri studiosi sono giunti ad una conclusione: il Nemico sa che i suoi disegni sono folli, e va a prendere coloro che non sono in grado di criticarli.
Il nostro dovere di diavoli diventa illustrare agli uomini l’assurdità dei progetti di lassù.

Sono le intelligenze che conoscono poco ma credono di sapere tutto quelle che ci è più facile convincere. Pensano di sapere già, e orgogliosamente non si preoccupano di imparare quanto non rientra in quello che sanno. Anzi, lo disprezzano.
Capite allora l’importanza per quelli di lassù di “insegnare a chi non sa”. Sono convinti che se gli umani apprendessero le opere del Creatore giungerebbero a conoscerlo meglio e amarlo di più. E questo a noi non va.

Le succulente anime umane non devono rendersi conto davvero di quanto è concesso loro. Solo così saranno nostre. Il modo migliore è agire alla radice: che non si accorgano di non sapere. Fare sì che non si facciano domande, che non chiedano perché.

Se il sole e la luna sono divinità, nessuno si piglierà la briga di misurarli. Se la verità non esiste allora è inutile cercarla. Se la realtà è illusoria non vale la pena darsi da fare per conoscerla. Se poi fosse l’arbitraria costruzione di un dio capriccioso perché prendersi il disturbo di studiarla, dato che lo stesso dio potrebbe cambiarla a piacimento?

Ma un Nemico che ha fatto un cosmo ragionevole, e l’ha dato agli uomini perché lo capissero e l’usassero…è un invito ad adoperare quel cervello che noi preferiremmo rimanesse il meno usato possibile.

Ecco preparato il terreno di scontro tra noi e il Cielo. Oh, vorrei che voi menti limitate riusciste a capire lo sforzo fatto da noi arcidiavoli per tenere nell’ignoranza il genere umano! Una battaglia ancora aperta ma che, posso dirlo con giusto orgoglio, stiamo vincendo. Non ritengo opportuno svelarvi tutte le nostre strategie, ma credo che qualche accenno sarà d’aiuto.

E’ una lotta dura. Abbiamo mandato i barbari a bruciare biblioteche e loro i monaci a riscriverle. Hanno abbinato le scuole alle chiese, e noi le abbiamo rese statali. Loro hanno inventato le università: noi i baroni universitari.

Società segrete, religioni gnostiche, best-seller complottisti sono tutti metodi che usiamo per travestire l’ignoranza da conoscenza. L’essere umano ha la tendenza a credere molto di più a ciò che gli viene sussurrato all’orecchio che a quello rivelatogli apertamente.
Più è assurda e sciocca la menzogna suggerita, più l’umano si convincerà di essere a parte di misteri esclusivi.

Il nostro capolavoro è stata la scienza. Tutta invenzione del Nemico, glielo concediamo. Ma non immaginava come l’avremmo usata.
La scienza spiega la bellezza del creato? E noi diciamo che quel creato non c’entra con il suo creatore. Che chi sa non ha bisogno di credere. Scienza contro fede.
Come se davvero gli umani sapessero tutto! Che siamo riusciti a far credere questo, contro ogni evidenza, testimonia l’assoluta imbecillità del genere umano.

Come abbiamo fatto ad ottenere un risultato tanto eclatante?
E’ un metodo semplice. Prendo una scoperta scientifica – ma qualsiasi panzana va benissimo – e sostengo che neghi qualche aspetto del cristianesimo. Voilà! E’ guerra.
I nostri partigiani credono che la scienza sia contro la fede. I fedeli che la fede sia contro la scienza.
Gli uni pensano di sapere già tutto. Gli altri che niente del loro possa essere messo in discussione, rivisto, capito meglio. Capissero di non sapere, e lavorassero insieme per conoscere, allora sì che saremmo fregati.

Può accadere, badate bene. Quanti scienziati cristiani! Quante scoperte fatte da coloro che ci sono sfuggiti! Ma, ancora una volta, l’importante è passarlo sotto silenzio. A questo ci pensa il nostro Ministero della Propaganda. Ci pensate voi, cari amici tentatori, a nascondere la scomoda verità, parlando di tutto tranne di ciò che è importante.

Spero abbiate capito. E’ sbagliato pensare che basti istruire un ragazzo perché diventi ateo e quindi cibo per noi. Questo è il genere di bufala che siamo noi a propagandare: evitiamo di finire nella nostra stessa rete. Ci piace l’istruzione solo se decidiamo noi cosa insegnare.

Questa è la nostra battaglia.
A chi vuole sapere, raccontate solo ciò che ci fa comodo, e rendetelo orgoglioso delle inutilità che apprende.
Tutti gli altri devono essere dissuasi dal farsi domande: al posto delle risposte, date loro informazioni. Un tempo era più complicato: oggi basta piazzarli davanti ad un televisore o certi giornali.

Riassumendo, cari diavoletti miei, la nostra seconda opera di crudeltà spirituale può essere riscritta nella seguente maniera.

Verso: Insegna a credere di sapere

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Questi miei consigli crudeli vengono anche riportati, sotto pseudonimo, su “La Croce“.

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 30 gennaio 2015 su Crudeltà spirituale. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 64 commenti.

  1. Grande Berlicche!
    Questo articolo sulla scienza coglie perfettamente nel segno, lo segnalo su CS.
    Un caro saluto a lei e a tutto il pandemonio.
    ep

  2. Berlicche contro un Leone e due Pii

    “Abbiamo mandato i barbari a bruciare biblioteche e loro i monaci a riscriverle. Hanno abbinato le scuole alle chiese, e noi le abbiamo rese statali. Loro hanno inventato le università: noi i baroni universitari………………………….E’ sbagliato pensare che basti istruire un ragazzo perché diventi ateo e quindi cibo per noi.”
    Berlicche, blog, 2015

    «Maestà, non ho dato corso alla prima lettera qui unita, e che ho diretto a Vostra Maestà, perché il Sig. Ministro del Portogallo mi assicurò di aver scritto in proposito, ma non vedendo riscontro, invio a V.M. la stessa lettera. Vi unisco poi la presente per pregarLa a fare tutto quello che può affine di allontanare un altro flagello, e cioè una legge progettata, per quanto si dice relativa alla istruzione obbligatoria. Questa legge parmi ordinata ad abbattere totalmente le scuole cattoliche, soprattutto i Seminari. Oh quanto è fiera la guerra che si fa alla religione di Gesù Cristo! Spero dunque che la V.M. farà sì che, in questa parte almeno, la Chiesa sia risparmiata. Faccia quello che può, Maestà, e vedrà che Iddio avrà pietà di Lei. Lo abbraccio nel Signore» [Pio IX, Lettera a Vittorio Emanuele II, 3 gennaio 1870] 1.

    «Un giudizio non dissimile va fatto di quella che chiamiamo libertà d’insegnamento. Essendo fuor di dubbio che la sola verità debba informare le menti, perché in essa sola sta il bene, il fine e la perfezione delle nature intellettuali, l’insegnamento non deve perciò dettar altro che il vero, tanto a chi l’ignora quanto a chi lo sa, affinché ne rechi agli uni la notizia, la conservi negli altri. Per questa ragione è stretto dovere degli insegnamenti affrancare gli animi dall’errore, e premunirli contro di esso mediante efficaci argomenti. Dal che apparisce, essere al tutto contraria alla ragione, e tale da pervertire totalmente le intelligenze, quella libertà di cui parliamo, la quale si arroga una sconfinata licenza d’insegnar ciò che le piace; licenza che ai cittadini il pubblico potere non può accordare senza fallire ai suoi doveri. Tanto più che l’autorità dei maestri ha grande influenza sopra i discepoli, e raro è assai che questi possano discernere da se stessi se le dottrine di quelli siano vere o false.
    «È necessario dunque, che anche questa libertà, perché sia onesta, contengasi entro certi confini, e ciò per non lasciare impunemente che in istrumento di corruttela si converta il magistero. Il vero poi, che ha da essere l’unico oggetto dell’insegnamento, si distingue in due specie, naturale e rivelato. Le verità naturali, quali sono i primi princìpi e le prossime conseguenze che ne trae la ragione, formano nell’ordine delle idee il patrimonio comune del genere umano: e poiché su quei veri riposano, come su fondamento saldissimo, morale, giustizia, religione, lo stesso umano consorzio, sarebbe la cosa più empia del mondo e più stolidamente disumana permettere che questo sacro retaggio sia impunemente dilapidato. Né va conservato meno gelosamente il preziosissimo e santissimo tesoro della verità che conosciamo per divina rivelazione. Per molte luminose prove si giunge a stabilire, come usarono spesso gli Apologisti, certi punti principalissimi, quali sono: che Iddio ha divinamente rivelato alcune verità; che per rendere testimonianza alla verità l’Unigenito Figlio di Dio si è incarnato; ch’Egli ha fondato una società perfetta, cioè la Chiesa, della quale è capo Egli stesso, e con la quale promise di rimanere sino alla consumazione dei secoli. Tutte le verità insegnate col divino suo labbro Egli volle affidate a questa società, con ordine di custodirle, difenderle e autorevolmente dichiararle; comandando nel medesimo tempo a tutti i popoli di credere e obbedire alla Chiesa sua, come a Lui stesso, pena, chi facesse il contrario, l’eterna dannazione. Così è chiaro, che Iddio è all’uomo il migliore e più sicuro maestro, fonte e principio d’ogni verità: è l’Unigenito, ch’è nel seno del Padre, è via, verità, vita, luce vera che illumina l’uomo, e di cui tutti gli uomini devono essere docili ed ossequiosi discepoli. “E saranno tutti ammaestrati da Dio” (Giovanni, VI, 45)» [Leone XIII, Enciclica Libertas, 20 giugno 1888].

    «Di tale cristiana istruzione appare evidentemente cresciuta la necessità sia da tutto l’andamento dei tempi e dei costumi moderni, sia specialmente da quelle pubbliche scuole, prive di ogni religione, dove si tiene quasi per sollazzo il deridere le cose più sante, e del pari sono aperte alla bestemmia e le labbra dei maestri e le orecchie dei discepoli. Parliamo di quella scuola che si chiama per somma ingiuria neutra o laica, ma che non è altro che tirannide prepotente di una setta tenebrosa. Un siffatto giogo di ipocrita libertà voi già denunciaste ad alta voce e intrepidamente, o Venerabili Fratelli, massima in quei paesi dove più sfrontatamente furono calpestati i diritti della religione e della famiglia, anzi soffocata la voce stessa della natura, che vuole rispettata la fede e il candore dell’adolescenza» [Pio X, Enciclica Editae saepe Dei, 26 maggio 1910].

  3. "sono aperte alla bestemmia e le labbra dei maestri e le orecchie dei discepoli"

    senti un po’ la Mussini, ber, che era insegnante di Greco e Latino: puzza di zolfo più di me, vero ber?
    http://www.mariamussini.it/2015/01/21/divorzio-breve-diritti-civili-sara-la-volta-buona/
    http://www.radioradicale.it/scheda/431593

  4. Caro Panciroli, dato che tu, a quanto dici, stai studiando storia, dovrebbe esserti chiaro che una certa frase è comprensibile solo conoscendo il contesto in cui è stata pronunciata e il senso che le voleva dare chi la pronunciava o scriveva. Forse in questi casi ti mancano i mezzi, o la conoscenza, per capirlo appieno, dato che la storia di quegli anni è normalmente narrata dalla elite massonica che ha devastato, oltre che fatto, l’Italia nella seconda metà dell’Ottocento. E insegnata appunto in quella scuola di cui hai detto pocanzi.
    “Istruzione obbligatoria” sta qui agli studenti un po’ come il termine “salute riproduttiva” sta al feto: parole concepite per ingannare l’ascoltatore, tantopiù a distanza di un secolo e mezzo. Leggendo le frasi che hai riportate, non ti è preso il sospetto che intendessero qualcosa d’altro? Leggile meglio. Rappresentano il tentativo ottocentesco di stampo illuministico-massonico di estromettere la cattolicità dalla vita degli italiani. Il governo aveva, in successione, chiuso le scuole cattoliche d’autorità, confiscato i beni, cacciato gli ordini religiosi, imprigionato migliaia di sacerdoti. I ragazzi che fino allora frequentavano le scuole cattoliche erano stati obbligati quindi a frequentare queste nuove scuole laiche, messe su in tutta fretta, nella quale si insegnava ad amare lo Stato sopra ogni altra cosa, fino alla morte. Hai letto Cuore, vero?
    Se vuoi veramente sapere come andò, ti consiglio di spulciare le annate di Civiltà Cattolica – sono disponibili in rete – e magari dare un’occhiata anche a testi su quel Risorgimento un po’ critici, tipo ad esempio quelli della Pellicciari. Ci troverai cose che magari non ti sogni.
    Certo, mi fanno un po’ pena quei ragazzi d’oggi in balia di cattivi maestri, che gli suggeriscono che lo scopo della vita è divorziare in fretta e poca spesa, invece che insegnare loro ad amare. I risultati si vedono.
    Quanto alla puzza di zolfo, ti consiglio di mangiare meno pesante.

  5. "sche gli suggeriscono che lo scopo della vita è divorziare in fretta e poca spesai"

    Se non fossi etero e se tu non fossi tanto fisicamente repellente ti bacerei per quanto mi stai simpatico, ber
    1) sarebbe meglio “che suggeriscono loro”
    2) “Dal che apparisce, essere al tutto contraria alla ragione, e tale da pervertire totalmente le intelligenze, quella libertà di cui parliamo, la quale si arroga una sconfinata licenza d’insegnar ciò che le piace; licenza che ai cittadini il pubblico potere non può accordare senza fallire ai suoi doveri. Tanto più che l’autorità dei maestri ha grande influenza sopra i discepoli, e raro è assai che questi possano discernere da se stessi se le dottrine di quelli siano vere o false.”
    ahi, ahi, ahi; ma non è che il Santo Padre temesse che io, giudo-pluto-demo-frocio-massone, potessi accecare i miei studenti con la mia sola autorità – esilarante – e impedire loro la visione della luce promanante dall’Eterna Legge Naturale? Pessimista il Sommo Pontefice, non trovi, sulle possibilità della suddetta Legge?
    3) “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”
    pensavo fosse chiaro ma ora mi sbigottisci, ber, perché se “una certa frase è comprensibile solo conoscendo il contesto in cui è stata pronunciata e il senso che le voleva dare chi la pronunciava o scriveva” allora magari l’enunciato di sopra non significa quel che sembra significare e bisogna sempre affidarsi alla macchina del Tempo e chiedere direttamente all’Evangelista, quando non direttamente al Maestro, quale fosse il senso autentico della frase e la cosa mi lascia perplesso perché tu non la possiedi, la macchina intendo; ma poi ho ricordato che tu hai la Tradizione, la Chiesa e lo Spirito che ti garantiscono d’intendere correttamente le parole del Maestro o di Leone o dei Pii; certo è un bel vantaggio, il tuo, su di noi smarriti massonoidi nella foresta dei significati: fortunello.
    4) la Senatrice in oggetto è mia cognata: spero apprezzerai se non il senso almeno l’eleganza del suo eloquio; e magari potresti persino tentare d’imitarla
    5) “cattivi maestri, che gli suggeriscono che lo scopo della vita è divorziare in fretta e poca spesa, invece che insegnare loro ad amare. I risultati si vedono.”
    Beh, ber, sai com’è: Socrate insegnò ad Alcibiade ad amare ma oggi quel tipo d’amore è un reato

  6. Sono oltremodo contento di esserti fisicamente repellente, Panciroli. Dati i tuoi continui complimenti pensavo ti fosti innamorato.
    Poi non so i tuoi allievi se sappiano giudicarti per quello che sei o siano affascinati dalla tua personalità magnetica bevendo tutto quelli che sottoponi loro; indubbiamente esistono menti deboli che subiscono qualsiasi panzana.
    Quello del Papa non è pessimismo, è realismo: quando alla fine si capisce l’errore, si è persa parte della vita che più non torna.
    “il di più viene dal maligno”: vedo che hai capito perfettamente.
    Più che macchine del tempo e tradizioni, ho intelligenza per capire le cose, voglia di approfondirle, maestri veri che mi hanno insegnato a farlo. In questo sì, sono stato fortunato. Poveretti quelli che invece si fermano a quel “di più” e sembrano incapaci di vedere al di sotto, magari perché nessuno lo ha insegnato loro. Ad esempio, domandarsi il perché di certe apparenti contraddizioni. Ma bisogna amare quel che si studia.
    Che di cattivi maestri è pieno il mondo. E il cattivo maestro non è quello che parla male, ma quello che insegna male o, peggio, il male. Magari con eloquio elegante, colmo di orgoglio e arroganza.
    Meglio le cose semplici e vere.

  7. "ti FOSSI innamorato"

    altrimenti è passato remoto, ber;
    “Ad esempio, domandarsi il perché di certe apparenti contraddizioni. Ma bisogna amare quel che si studia.
    Che di cattivi maestri è pieno il mondo. E il cattivo maestro non è quello che parla male, ma quello che insegna male o, peggio, il male. Magari con eloquio elegante, colmo di orgoglio e arroganza.”
    Vedo che parafrasando Paolo : “Sta scritto infatti:
    Distruggerò la sapienza dei sapienti
    e annullerò l’intelligenza degli intelligenti.
    Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo? Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.”
    Vedi che la Chiesa, ab origine, ha un rapporto complesso, per non voler dire conflittuale, con la conoscenza, perché l’unica Conoscenza che desirate ve la può fornire solo Dio; dunque non sopravvalutare la passione cattolica o più generalmente cristiana per la cultura perché quando il gioco si fa duro voii veri Credenti scegliete cose diverse da noi Greci; interessante la tipologia “Giudei” che voi, insieme a protestanti musulmani buddisti etc., vi disputate, con risultati scarsini per voi, direi.

  8. Grazie per la puntuale correzione dei typo, Panciroli; gli occhi stanchini, la testa fritta e le dita grosse a volte giocano scherzi. Però alla correzione grammaticale dovrebbe accompagnarsi la comprensione del testo. In questo mio post il tema è proprio il tuo equivoco interessato.
    San Paolo qui sta bacchettando quelli che credono di sapere tutto, e non si accorgono che manca loro la sapienza più grande: quella che consente di vivere una vita bella, giusta, vera, colma di bellezza e di senso. Da cui poi arriva anche il vivere meglio tutto il resto. Come storia insegna.

  9. "come storia insegna"

    ” Da cui poi arriva anche il vivere meglio tutto il resto. Come storia insegna.”
    certo che vorrei avere i tuoi occhiali per vedere una qualche diversità fra l’umanità precristiana e quella cristiana: hai drammaticamente torto ma spero per i miei nipoti che, assurdamente, tu abbia ragione.

  10. "come storia insegna" reloaded

    Ivi Cassandra, allor che il Nume in petto
    Le fea parlar di Troja il dì mortale,
    Venne; e all’ombre cantò carme amoroso,
    E guidava i nepoti, e l’amoroso
    Apprendeva lamento a’ giovinetti.
    E dicea sospirando: Oh se mai d’Argo,
    Ove al Tidide e di Laerte al figlio
    Pascerete i cavalli, a voi permetta
    Ritorno il cielo, invan la patria vostra
    Cercherete! le mura, opra di Febo,
    Sotto le lor reliquie fumeranno;
    Ma i Penati di Troja avranno stanza
    In queste tombe; chè de’ Numi è dono
    Servar nelle miserie altero nome.
    E voi palme e cipressi che le nuore
    Piantan di Priamo, e crescerete ahi! presto
    Di vedovili lagrime innaffiati.
    Proteggete i miei padri:………………………………………………………………….
    . Il sacro vate,
    Placando quelle afflitte alme col canto,
    I prenci argivi eternerà per quante
    Abbraccia terre il gran padre Oceàno.
    E tu, onore di pianti, Ettore, avrai,
    Ove fia santo e lagrimato il sangue
    Per la patria versato, e finchè il Sole
    Risplenderà su le sciagure umane.

    i miei studenti lo trovano pesissimo, giustamente, ma io, che ho l’età adatta per capire la poesia, non riesco quasi a leggerlo senza sturbarmi: Niccolò in arte Ugo sta provando a spiegarti che se i classici greci ( o italiani) sono classici è perché ci parlano ancora e perché possiamo capirli – con le dovute eccezioni, ber – a distanza di secoli o millenni poiché niente d’importante è cambiato dal XIII sec. a. C. ad oggi, anche se tutti lo vorremmo.

  11. Più che di occhiali, Panciroli, avresti bisogno di occhi. Ho visto l’altra sera “Slumdog millionaire”, “Il milionario” nella versione italiana. Tu l’hai visto? Se sì, pensa se gli episodi della vita del protagonista potrebbero essere possibili qui da noi, e domandati perché no.

  12. Una volta questa gente (il plurale perchè Panciroli ha avuto molti padri ora persi per strada e fra poco anche Panciroli mollerà per disidratazione di bava) mi faceva innervosire, ma da un pò di tempo – che sciocco che ero prima – leggo più le tue risposte con attenzione piuttosto che il tentativo urticante di uno che se potesse userebbe il martirio anzichè il disturbo fecale per convincere i cristiani a rivoltarsi contro la Chiesa e contro Gesù stesso. Benedetto sia Panciroli che con le sue scimmiottature offre a te l’assist per le risposte che solo da poco sto gustando non a volo rapido per vedere se avevi ben rintuzzato il Panciroli/ParoliniTV ma invece mi gusto appieno e con calma le tue parole assaporandole una per una come si apprezza un buon vino. Dio ti benedica caro Berlicche, e ovviamente anche Panciroli viene utilizzato dalla Provvidenza per la nostra edificazione !!!! Niente di nuovo sotto il sole.

    Forse quel giorno Panciroli riceverà addirittura un encomio (…. vieni benedetto del Padre mio ….) unicamente perchè è stato utile alla rinnovata forza e alla bellezza sempre nativa della speranza e della fede che ci è stata donata !!!

  13. per fortuna che esisti, ber

    altrimenti come farei?
    Ho letto “le 12 domande”, fa lo stesso? Comunque potresti leggere tutto Dickens o tutto Zola o tutto Turgenev o anche qualche novella Verghiana per consolidare la tua correttissima sensazione di una nettissima superiorità occidentale nel trattamento dell’infanzia o dei miserabili o delle donne o degli operai o dei braccianti o dei servi della gleba

    per marion, profondamente bisognoso di un corso di sostegno in Italiano: magari “po’ ” sarebbe più indicato di quel che hai scritto che, pura nota a margine, non esiste in Italiano; “scimmiottare” credevo significasse imitare parodisticamente: evidentemente mi sbagliavo, grazie marion; per quanto attiene ai miei fini, cioè “convincere i cristiani a rivoltarsi contro la Chiesa e contro Gesù stesso”, sono gonfio di boria ma non sono un dirigibile; m’accontento di risultati abissalmente inferiori quali irritare l’affannato ber, o te tenerissimo marion.

  14. Irritarmi? Di grazia, Panciroli, perché dovrei irritarmi dei tuoi tentativi un po’ goffi di farmi irritare? Sei così plateale nel tuo intento di cercare di fare male che fai quasi tenerezza. Francamente, ci vuole altro sia per irritarmi che per affannarmi. Vivi tranquillo.
    Vedi, Dickens (letto) o Zola (letto), non so Turgenev (manca), non descrivono una civiltà cattolica, ma ambiti dai quali il cattolicesimo è stato allontanato; in questo senso sono conferme a quanto ti andavo dicendo. Con la differenza che in loro permane una sorta di nostalgia, di chiarezza che esiste una vita migliore – e un modo per viverla – che altrove manca del tutto.
    Se vuoi un esempio un pochino più vicino a noi, e magari legato a quella storia a cui accennavi prima, pensa a Don Bosco, che nella Torino stravolta dal militarismo e dall’anticlericalismo massonico salvo migliaia di orfani, ragazzi abbandonati e sbandati. Prova ad approfondirne la storia, altro che Dickens. E dici che il cristianesimo non cambia niente? Cecato.

  15. grazie ber, anche solo di respirare; ma leggi anche Verga

    “Vedi, Dickens (letto) o Zola (letto), non so Turgenev (manca), non descrivono una civiltà cattolica, ma ambiti dai quali il cattolicesimo è stato allontanato; in questo senso sono conferme a quanto ti andavo dicendo.”
    Nel senso, immagino, che la condizione infantile o femminile o operaia erano, nella Cattolicissima Italia baluardo europeo della vera Fede, diverse e migliori, presumo, di quelle tedesche inglesi danesi etc. etc. : sei un mito che digita su una tastiera, ber.
    Però dovrò avvertire la collega di Francese sul carattere acattolico o anticattolico del paesaggio culturale zoliano perché di sicuro lei non se n’era avveduta: grazie moltissime, ber.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Analfabetismo

  16. Sì, caro Panciroli, nettamente migliori: non lo dico io, lo dicono i dati e i testimoni. Anche perché loro non hanno avuto tutti i santi che se ne sono occupati.
    Ma poi, proprio tu che non hai letto Engels?
    E’ noto poi che Zola era cattolicissimo, neh? Forse dovresti ripassarne la figura e il periodo. Chi erano i padroni, tanto per intenderci.
    Prova invece a leggere Cesbron.

  17. succosissimo ber

    Da wiki: “Émile Zola, nato cattolico, divenne, e tale rimase fino alla morte, ateo e anticlericale, e, in seguito alla lettura dei testi scientifici di Charles Darwin sulla selezione naturale e l’ereditarietà, e quelli di Auguste Comte sulla sociologia…., rappresentate nel suo primo grande ciclo di romanzi dalla famiglia dei Rougon-Macquart. Le sue idee, lo stile narrativo e le teorie sul naturalismo favorirono anche la nascita di un altro movimento del realismo in letteratura, il Verismo italiano, nato per opera di Giovanni Verga e Luigi Capuana, ma la sua influenza è presente anche su altri della stessa corrente come Federico De Roberto e Matilde Serao (Il ventre di Napoli, riprende il titolo del romanzo zoliano Il ventre di Parigi). Negli anni 1870-1893 Zola compone il lungo ciclo dei Rougon-Macquart, una serie di venti romanzi incentrati sulla realtà sociale del tempo, i cui personaggi sono legati da parentela……. Nei suoi romanzi vengono infatti frequentemente smascherate le ipocrisie e le bassezze della borghesia francese, con descrizioni freddamente oggettive anche nei confronti dei costumi sessuali (come in Nanà), il che gli procura anche l’epiteto di pornografo, romanzo questo che ha palesi analogie con “la Signora delle camelie” di Dumas. In altri romanzi vengono denunciate con vigore le miserevoli condizioni di vita delle classi più povere (come per esempio in “Germinal”, storia di uno sciopero sindacale ambientato in un villaggio di minatori), o la corruzione della società del Secondo impero, il che gli attirò l’accusa di essere addirittura un sovversivo.”

    Vedi, geniale ber, i personaggi dei romanzi del Nostro si muovono nell’ ambiente, realistico, della Francia del secondo Ottocento e pare non fosse quello dell’austero Luteranesimo o dell’algido Calvinismo o del Sovietismo bolscevico,
    quanto al primato culturale economico sociale dell’Italia sull’arretrato Impero Tedesco o Britannico o anche solo sulla modestissima Terza Repubblica Francese – di cui non ti posto le voci wiki per non appesantire il tutto – dovresti pubblicare le tue autorevoli riflessioni: lo meritano di sicuro e riceverai l’attenzione che meritano;

    grazie per il suggerimento ma ultimamente leggo solo scrittori circoncisi

  18. Caro Panciroli, vorrei ricordarti di seguire le linee guida pubblicate in fondo, ed evitare di copincollare paginate di wikipedia – capisco la tua passione per la cultura popolare wikipediana, ma credo che un po’ tutti qui capiscano cos’è un link.
    Alla stessa maniera credo che sarai d’accordo circa il fatto che il modo in cui uno scrittore presenta la realtà dipende fortemente dall’eventuale ideologia dello stesso, e Zola non brilla particolarmente per imparzialità. Diciamo, per usare un eufemismo, che condivide con te una cecità marcata per taluni aspetti della società. Il suo rifiuto di accreditarli in passato è stato anche al centro di qualche polemica. Ma sicuramente un cultore delle lettere come te ne è al corrente.
    Allo stesso modo forse potrà essere una sorpresa per te il fatto che il cattolicesimo, nella seconda metà dell’800, era in Francia decisamente avversato dal potere. Dopo la devastazione della Rivoluzione francese, con migliaia di religiosi massacrati e chiese profanate, ora il potere è saldamente in mano alla cricca massonico-liberale che non perde occasione per bastonare la Chiesa. Oh, il cristianesimo c’è; ma qualcuno ha fatto il possibile per estirparlo. Quella borghesia a cui fa riferimento Zola non è più cristiana nemmeno in cartolina.
    Chi ha parlato poi di “primato culturale economico sociale”? Io ho solo detto che le condizioni del popolo italiano dell’epoca erano migliori, in generale, di quelle dei loro corrispettivi nordici. Certo, c’era povertà, e analfabetismo, e miseria, ma la rete sociale era decisamente migliore di quella esistente altrove. Tanto che l’Italia diventerà terra di emigrazione solo quando il potere liberal massonico dei tuoi fidati amici la devasterà ulteriormente cacciando i preti e imponendo tali e tante tasse che…ma che ti parlo a fare?
    Io non sono circonciso.
    Continua pure con wiki.

  19. basta questo, ber

    “Chi ha parlato poi di “primato culturale economico sociale”? Io ho solo detto che le condizioni del popolo italiano dell’epoca erano migliori, in generale, di quelle dei loro corrispettivi nordici. Certo, c’era povertà, e analfabetismo, e miseria, ma la rete sociale era decisamente migliore di quella esistente altrove. Tanto che l’Italia diventerà terra di emigrazione solo quando il potere liberal massonico dei tuoi fidati amici la devasterà ulteriormente cacciando i preti e imponendo tali e tante tasse che…ma che ti parlo a fare?”
    (berlicche, università sella superc……)

    Le prime rilevazioni statistiche affidabili dell’emigrazione italiana datano dal 1876. Ciò non significa che prima di allora non si sono avuti significativi movimenti migratori, anche oltre Penisola, degli italiani. Anzi, essi hanno cominciato a spostarsi molto prima che l’Italia diventasse uno Stato nazionale
    http://www.percorsistorici.it/component/content/article/17-numeri-rivista/numero-1/77-mattia-vitiello-le-politiche-di-emigrazione-e-la-costruzione-dello-stato-unitario-italiano.html

  20. basta questo, ber

    “Allo stesso modo forse potrà essere una sorpresa per te il fatto che il cattolicesimo, nella seconda metà dell’800, era in Francia decisamente avversato dal potere. Dopo la devastazione della Rivoluzione francese, con migliaia di religiosi massacrati e chiese profanate, ora il potere è saldamente in mano alla cricca massonico-liberale che non perde occasione per bastonare la Chiesa. Oh, il cristianesimo c’è; ma qualcuno ha fatto il possibile per estirparlo. Quella borghesia a cui fa riferimento Zola non è più cristiana nemmeno in cartolina.”

    ecco la biografia di quel criptocomunista del presidente della Terza Repubblica contro cui combatté il Nostro Emilio: vedrai che mangiapreti: separò la Chiesa dallo Stato, il sacrilego, e s’alleò con i Protestanti Britannici e gli ortodossi zaristi, l’eretico, il sacrilego!

    et parce-que je sais que Le Francais est ta langue maternelle ( de wikì, mon cher) “Du point de vue de la politique intérieure, le septennat d’Émile Loubet se passe dans le strict respect de la tradition républicaine : le président a un rôle de représentation officielle. Son autorité, réduite au minimum, ne s’exerce sur la politique intérieure de l’État que par influence, par persuasion et par conseil.
    Le septennat d’Émile Loubet est le théâtre de décisions marquantes dans l’histoire de la République française : grâce du Capitaine Dreyfus, promulgation de la loi sur les associations et, surtout, de la loi sur la séparation des Églises et de l’État.
    Le septennat est aussi marqué par une intense activité diplomatique avec d’une part l’alliance franco-russe – il reçoit Nicolas II en septembre 1901, avec les fameuses manœuvres de Bétheny, et se rend en visite officielle en Russie en 1902 – et d’autre part le Royaume-Uni.

  21. sei sicuro, ber?

    “Io non sono circonciso.”
    magari al glande no ma al collo?

  22. No, caro Panciroli, neanche al collo; certamente devi avere ben poca esperienza di anatomia per chiederlo, oppure frequenti troppi adolescenti che hanno in testa quello. Un adulto intelligente non farebbe consciamente di queste battute.
    Comunque davvero, dovresti studiare meglio quello che mi porti ad esempio. Loubet fu uno dei presidenti francesi più mangiapreti; supermassone, varò una fortissima legislazione anticlericale.
    Sull’emigrazione, il documento che alleghi parte dal 1861. Suvvia, se sulla Francia sei insufficiente almeno un po’ di conoscenza di storia patria…Quel pezzo dice poco o niente sulle vere cause dell’emigrazione. Ricerchina: vatti a vedere il disavanzo dello stato sabaudo nella seconda metà del XIX secolo e le sue ragioni, l’andamento delle tasse imposte dallo stesso, e qualche dato sulla guerra di sterminio piemontese nel sud Italia, che costò più morti delle tre guerre d’indipendenza messe assieme. Suvvia, non fare il superficiale: magari impari qualcosa.

  23. esimio sociologo

    di un ber, mi sorprendi: dati il tuo lessico e la tua sintassi tutto ti facevo tranne un umanista; che scherzi gioca la vita e per questo, visto che disponi di dati aggiornati sull’emigrazione degli stati preunitari, ti fornisco il recapito dell’autore del link che non hai letto; il poverino non sapeva delle tue ricerche e ti sarà grato se gliele trasmetterai perché lavorando sul tema da anni certamente vorrà evitare l’umiliazione accademica che il tuo lavoro di certo gli procurerebbe:

    Nome: Mattia Cognome: Vitiello
    Sociologo, dottore di Ricerca in Sociologia dei processi d’innovazione del Mezzogiorno presso la facoltà di Sociologia dell’ Università degli Studi “Federico II” di Napoli.
    Attualmente è ricercatore presso l’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali IRPPS – CNR, Via Palestro, 32 00185 Roma; Docente di Sociologia dei processi culturali presso il Corso di laurea in “Arredamento, Interno architettonico e Design” della facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”.

    Sede: Sede di Roma, Via Palestro 32

    E-mail: mattia.vitiello@irpps.cnr.it

  24. per ber poliglotta

    “Loubet fu uno dei presidenti francesi più mangiapreti; supermassone, varò una fortissima legislazione anticlericale.”

    e guarda cosa ti posto: il testo originale, amatissimo e eruditissimo ber, opera di quel mangiapreti del Loubet:

    Article 1

    La République assure la liberté de conscience. Elle garantit le libre exercice des cultes sous les seules restrictions édictées ci-après dans l’intérêt de l’ordre public.

    Article 2

    La République ne reconnaît, ne salarie ni ne subventionne aucun culte.

    Pourront toutefois être inscrites auxdits budgets les dépenses relatives à des services d’aumônerie et destinées à assurer le libre exercice des cultes dans les établissements publics tels que lycées, collèges, écoles, hospices, asiles et prisons.

    Les établissements publics du culte sont supprimés, sous réserve des dispositions énoncées à l’article 3.

    etc. etc

    Neanche il compagno Stalin osò tanto

    http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000000508749

  25. Grazie per l’indirizzo, Panciroli. Peccato che io non abbia criticato il pezzo, ma fatto solo notare che “dice poco o niente sulle vere cause dell’emigrazione”, cosa facilmente verificabile leggendolo. Se una critica c’era, era implicitamente rivolta a chi ha linkato un articolo che per la trattazione c’entra poco con l’argomento discusso. Anche se rappresenta una novità raffinata rispetto al solito wiki che ci infliggi. Magari potresti ottenere dalla persona che indichi quei dati che ti ho suggerito di cercare.
    Vorrei precisare che non sono un umanista, termine con cui dal contesto deduco forse vorresti indicare gli storici; il mio interesse non sta nell’uomo, ma più su – il che comprende, volendo, anche l’uomo e la sua storia. Data la beceraggine dei tuoi adolescenziali attacchi al sottoscritto mi sembrava utile sottolinearlo. Mi piacerebbe sapere come tu stesso ti definisci.

    Alla stessa maniera mi sfugge il motivo per cui linki quel testo francese che conferma quanto ti ho già evidenziato. In effetti il compagno Stalin fece di peggio. il tuo presidente fece le stesse cose che altri avevano fatto prima di lui – tra cui i Savoia: incamerare i beni ecclesiastici, mettere fuori legge un po’ di associazioni cattoliche, eccetera eccetera. Almeno, a differenza dei suoi predecessori di poco più di un secolo prima, non sterminò sacerdoti e fedeli.
    Mi piacerebbe capire perché l’hai trascritto: o tu il francese non lo capisci davvero granché o ti ringrazio per avermi dato ragione.

  26. Magari potresti ottenere dalla persona che indichi quei dati che ti ho suggerito di cercare.

    Magari potresti tentare di capire, ber: “Le prime rilevazioni statistiche affidabili dell’emigrazione italiana datano dal 1876.”

  27. Per “Umanesimo” si intende quel vasto movimento culturale che, iniziato negli ultimi decenni del Trecento e diffusosi nel Quattrocento, ha come caratteristica principale la riscoperta dell’uomo attraverso la ricerca e la letteratura dei classici latini e greci: humanae litterae o studia humanitatis, da cui appunto trae origine il termine “Umanesimo”. Questa riscoperta è un’indispensabile premessa culturale del Rinascimento, con la quale la generazione dell’età umanistica sottolinea una netta distanza tra il mondo medioevale, caratterizzato da una visione della vita, che poneva Dio al centro dell’Universo e imponeva all’uomo una totale sottomissione al volere e al potere della Chiesa e la loro visione in cui l’uomo è posto al centro dell’Universo ed è considerato artefice, padrone del proprio destino.
    ovviamente è wiki, ber.

  28. Fantastico ber

    Costituzione Italiana
    Art. 8
    Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
    Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
    I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

    in effetti, ber, è molto diversa da ” La République assure la liberté de conscience. Elle garantit le libre exercice des cultes sous les seules restrictions édictées ci-après dans l’intérêt de l’ordre public.”

    Avresti dovuto insegnare Diritto Costituzionale o Francese o Statistica: l’Università Italiana non sa che si è persa.

  29. Caro Panciroli,
    1-“Magari potresti tentare di capire”: oh, io ho capito benissimo. Sei tu che non hai capito che si parlava d’altro. Ricordi? Straw man fallacy….
    2- Cos’è l’Umanesimo lo so, grazie, mi fa piacere che lo scopra anche tu. La definizione di wiki non è gran che ma suppongo che per te sia il massimo. Se invece vuoi approfondire, sul blog trovi qualche post in proposito (questo, ad esempio, è uno).
    3- Se tu, che conosci a quanto pare bene il francese, avessi provato a guardare gli articoli di legge successivi, avresti potuto vedere come per il tuo simpatico Presidente si esplicava questo principio. Sai, le “restrizioni nell’interesse dell’ordine pubblico” possono assomigliare talvolta a persecuzioni, se più che dell’ordine pubblico l’interesse è di qualcuno che ti odia. Il link l’hai messo tu, usalo.

    Davvero, Panciroli: non fermarti alla superficie, approfondisci.

  30. Ma non deprimerti, ber

    “Con l’affermarsi dell’umanesimo, a partire dal XIV secolo, l’uomo non si concepisce più determinato dal proprio limite…………
    Non stupisce quindi che la Chiesa, con il suo costante tentativo di correzione, sia sentita come superflua, anzi, ostile. I tempi sono maturi: Lutero, Calvino e gli altri iniziatori del protestantesimo non sono che i catalizzatori di un malcontento diffuso soprattutto nei circoli intellettuali…………..Non per niente nelle chiese della riforma saranno quasi del tutto assenti i sacramenti, cioè i mezzi fisici di comunicazione del divino, con il divino. Senza Chiesa, l’uomo potrà seguire i proprii vincoli morali.”

    c’erano anche vescovi, non cripto-protestanti, umanisti:

    Un vescovo umanista alla corte pontificia: Giannantonio Campano (1429-1477) Pontificia Universitas Gregoriana

    Vita di John Fisher. Umanista, vescovo di Rochester, cardinale e martire Editore Rubbettino (collana Scaffale universitario)

    Pietro Barozzi, un vescovo del Rinascimento: atti del convegno di studi, Padova, Museo Diocesano, 18-20 ottobre 2007

    Pietro Bonomo (1458-1546) – Diplomatico, umanista e vescovo di Trieste (Hesperides. Serie gold)
    di Di Brazzano Stefano

  31. Benedetto sia Panciroli e chi lo ha creato. Se non fosse per lui a quest’ora i tesori racchiusi nelle conoscenze e nel “muoversi” di Berlicche resterebbero sconosciuti. Tutto è Grazia. Perfino Panciroli. Giuro che non sto bluffando. Ho avuto una metamorfosi totale su questo ex rompicoglioni posseduto e adesso lo vedo come una vera risorsa. Panciroli, ti chiedo perdono per il mio passato atteggiamento nei tuoi riguardi …. ma non ci lasciare …. resta sempre con noi.

  32. Panciroli, come credo dovresti sapere, l’umanesimo non si configura come anticristiano, ma come atteggiamento filosofico le cui conseguenze ultime saranno visibili solo molto dopo. Il cristianesimo, come dice qualcuno, è et-et, non aut-aut.
    Detto questo: embé?

  33. Ma niente, ber

    è che prima leghi l’Umanesimo a Lutero o a Calvino – tesi molto forte, ber – e poi sostieni di non avere legato l’umanesimo alla tragedia filosofico-esistenziale contemporanea;
    mah, come sempre lucidissimo, dolce ber,
    comunque to’, divertiti, temerario ermeneuta incirconciso ma in primo luogo comico erasmiano inconsapevole (è un florilegio di wiki, ber):

    “per Lutero l’uomo non poteva nulla per ottenere la redenzione e a nulla servivano, quindi, le opere e la carità e di conseguenza la funzione mediatrice della Chiesa tra l’uomo e Dio attraverso i sacramenti.Questa visione luterana era tipica di un clima culturale e intellettuale che segnavano la fine dell’Umanesimo e il tramonto del concetto di Homo faber ipsius fortunae (Ognuno è artefice della propria sorte, lo so che non lo leggi il Latino).

    La definizione di libero arbitrio su cui Erasmo costruisce il proprio discorso è quella di un «potere della volontà umana in virtù del quale l’uomo può sia applicarsi a tutto ciò che lo conduce all’eterna salvezza, sia, al contrario, allontanarsene.»
    Senza voler mettere in discussione l’autorità e il valore delle Sacre Scritture, Erasmo afferma che, malgrado la sofferenza e i danni subiti a causa del peccato originale, il libero arbitrio permane ancora nell’uomo ma è offuscato e reso difficile da mettere in atto per l’immensa massa delle mancanze e per l’abitudine al peccato.
    Chi afferma che il libero arbitrio, la libera volontà dell’uomo può esprimersi solo nel decidere di peccare erra così come chi crede che il libero arbitrio sia una vuota astrazione. Chi sostiene queste tesi dimentica che sia il bene che il male possono essere messi in atto dall’uomo solo con il consenso di Dio che offre all’uomo la grazia affinché egli scelga il bene: gli uomini vengono esortati a scegliere il bene, Dio si lamenta della rovina del suo popolo, Cristo piange su Gerusalemme apostata che lo ripudia, e la invita a seguirlo, ecc.
    Se invece, come affermava Lutero, l’essere umano non avesse la facoltà di accettare o rifiutare liberamente la grazia divina che gli viene offerta, perché nelle Scritture sono presenti ammonimenti e biasimi, minacce di castighi ed elogi dell’obbedienza?
    Se inoltre, come predicava Lutero, l’uomo non ha bisogno di chiese e organi intermediari tra sé e Dio, ma è l’unico sacerdote di se stesso, come si concilia questa supposta autonomia con la sua assoluta impossibilità di scelta in ambito morale? In ogni azione umana noi possiamo distinguere tre fasi: l’inizio, lo sviluppo e l’esito finale: la Grazia è essenziale nella prima e nell’ultima fase, quando cioè ispira la volontà dell’uomo al bene (l’inizio) e gli consente di realizzarlo (l’esito finale): tutta la parte che riguarda la messa in opera dell’azione (lo sviluppo) vede l’intervento del libero arbitrio dell’uomo che liberamente mette in atto la sua volontà. Così le due cause -la grazia di Dio e la volontà umana- dell’azione concorrano allo stesso tempo e a una stessa opera indivisibile anche se tra le due la causa principale è la Grazia che da sola potrebbe mettere in atto l’azione.

    Il padre alza nelle sue braccia il figlio che ancora non sa camminare, che cade e che fa degli sforzi disordinati; gli mostra un frutto posato davanti a lui; il bambino vuole correre a prenderlo, ma la sua debolezza è tale che cadrebbe se il padre non lo sostenesse e guidasse.

    È quindi solo grazie alla conduzione del padre (la Grazia di Dio) che il bambino arriva al frutto che sempre suo padre gli offre; ma il bambino non sarebbe riuscito ad alzarsi se il padre non l’avesse sostenuto, non avrebbe visto il frutto se il padre non glielo avesse mostrato, non sarebbe potuto avanzare senza la guida del padre, non avrebbe potuto prendere il frutto se il padre non glielo avesse concesso.

    Cosa potrà arrogarsi il bambino come sua autonoma azione? Malgrado nulla avrebbe potuto compiere con le sue forze senza la Grazia, ha pertanto fatto qualcosa.

    Erasmo godette di ampio prestigio nella prima metà del XVI secolo e gli venne anche offerto dal papa il cappello cardinalizio, che rifiutò. Dopo la sua morte, nel periodo successivo al Concilio di Trento, nella fase della Controriforma, la sua libertà intellettuale venne guardata con sospetto e le sue opere vennero incluse nell’Indice dei libri proibiti, ma la sua battaglia contro l’ignoranza e la superstizione era motivata esclusivamente dalle sue convinzioni umanistiche e non da critiche alla fede.

    “Defiderius Erafmus Roteroda-
    mus cum vniuerfis Commen-
    tarijs, Annotationibus, Scho-
    lijs, Dialogis, Epiftolis, Cenfu-
    ris, Verfionibus, Libris, & fcrip
    tis fuis, etiam fi nil penitus con
    tra Religionem, vel de Religio
    ne contineant.” http://www.aloha.net/~mikesch/ILP-1559.htm#E

  34. Ma ma stai prendendo lezioni d'Italiano?

    addirittura 9 righe 9 senza errori ortografici: un record

  35. Ma marion, stai prendendo lezioni d'Italiano?

    “non lasciarci” è meglio di “ma non ci lasciare”. il pronome atono enclitico è molto più elegante, marion.

  36. E, se proprio vogliam essere precisi

    “Benedetto sia Panciroli e chi lo ha creato” andrebbe corretto in “Chi lo ha…” perché “chi”, pronome misto, sta per “colui/coloro che” e, data la tua Fede Cristiana, dovresti scrivere “Colui che”

  37. E, se proprio vogliam fare gli sborroni

    “Ho avuto una metamorfosi totale su questo ex rompicoglioni posseduto……..”
    ecco, marion, un altro termine greco, per sostituire metamorfosi, da sfoggiare sarebbe metanoia: semanticamente è meglio quando si parla di religione

  38. Mario, non puoi fare a meno di fare commenti personali? Non te lo rimuovo solo perché ha avuto replica. Ma adesso basta.

    Panciroli, ultimo avviso anche per te. Non copincolla, commenti solo sul tema, possibilmente che dicano qualcosa e non offensivi. Nessuno dei tuoi ultimi commenti rientra in queste categorie. Non sapendo replicare all’argomento cavilli sul particolare. Ma hai già dimostrato di non leggere (o non capire) ciò che trascrivi, quindi è particolarmente inutile per te; ed è perdita di tempo per me risponderti. Intanto potresti leggere meglio quello che scrivo io (tipo “sostieni di non avere legato”), poi quello che scrivi tu.

  39. Epistemologia, dolce ber, da wiki

    di solito funziona così, fra gli umanisti:
    1) uno sostiene A
    2) un altro replica B
    3) un terzo chiosa C
    e siccome la Teologia, come tutte le Scienze Umane, è scienza molle, molto più della crescenza, e dunque priva di formalizzazione matematica non si può rilevare l’errore nella deduzione o, in alternativa, non si può sottoporre la Metafisica a alcuna verifica fisico-sperimentale in quanto appunto Meta, e tutti rimangono della bella opinione:
    Nel dibattito, però, nel tempo e nello spazio alcuni risultano più convincenti ed altri meno: non è colpa mia se sei sempre fra i secondi; è invece colpa tua lo scrivere cose tanto divertenti da non poter non esser commentate: conservati così.

  40. Caro Panciroli, le repliche dovrebbero avere senso e non essere puro flatus vocis. Dato che poi la teologia qui è marginale, visto che si parla di realtà, direi che nel tuo divagare a base di wiki copincollati hai poche scuse.
    Sempre pronto a verificare argomenti consistenti: forniscimene, invece di buffoneggiare. Se no uno potrebbe pensare che lo fai perché non sai realmente che dire.

  41. Lo vedi, ber?pistemologia, dolce ber, da wiki

    E’ per questo che mi stuzzichi:
    1) “Dato che poi la teologia qui è marginale,” ed inizi così: “Cari compagni diavoli, demoni e larve infernali”, fantastico.
    2) “visto che si parla di realtà” e vedi il punto 1.
    3) ” Sempre pronto a verificare argomenti consistenti” e t’ho mostrato come Erasmo, orrendo umanista abbia replicato, molto cattolicamente, al perfido Lutero ma tu non l’hai capito, ber; t’ho ostensivamente prodotto gli unici documenti di una qualche autorità intellettuale comparsi in questo esilarante post sulle condizioni economiche italiche o sull’orrendo laicismo che impronterebbe la legislazione Francese sulle Chiese, peraltro non distinguibile da quella Italiana vergata da un partito Democristiano che alla Costituente aveva avuto il 35%, ma tu non l’hai capito.
    4) “forniscimene, invece di buffoneggiare.” e t’inventi dati su uffici statistici di Stati Preunitari mai esistiti o che, al limite, non s’occupavano del tema su cui deliravi
    5) “Se no uno potrebbe pensare che lo fai perché non sai realmente che dire.” ma vedi, caro, i 2,5 lettori del tuo blog ti vedono in grave affanno – tanto che persino marion prova, tragicamente, a soccorrerti – e potresti molto rapidamente organizzare un sondaggio sulla tua o mia credibilità accademica o logico-argomentativa o esistenziale; tanti baci.

  42. Panciroli, vedo che
    1-non hai letto Lewis
    2-non hai letto Lewis, e non hai capito il post
    3-non hai letto quanto da te stesso allegato (che mi fa pensare che tu effettivamente il francese proprio non lo comprendi) e citi a casaccio per assonanza con l’argomento, senza mai rispondere al punto
    4-manco hai capito cosa stavo dicendo. Dacché insisti, neanche la replica.
    5-Dati i punti sopra, il pensiero che non sai che dire mi è confermato. Affanno? Da commenti che sono copincolla di wiki? Ma per favore. Te lo ripeto ancora una volta, l’ultima perché se non capisci non capisci. Non me ne importa niente se cerchi di farti rispondere male prendendomi in giro sulla mia supposta ignoranza, mancanza di titoli di studio, errori grammaticali, pochi lettori e quant’altro. Bambolo, ci ha provato gente più tosta di te. Io so chi sono, cosa so, quanti sono i lettori e via andare; e o tu sei così fesso che non sai fare due somme ed esplorare il blog per comprenderlo pure tu oppure la tua è pura provocazione da troll frustrato. In ambedue i casi è solo perdita di tempo risponderti. Quando vorrai replicare con argomenti veri, se se sei capace, e sull’argomento del post, oppure dimostrerai un poco di umiltà chiedendo lumi su ciò che non comprendi allora diventerai interessante. Nel frattempo sei solo noia. Ho di meglio da fare.

  43. il dominus del blog sei tu e farai quel che vorrai;
    Rimane che i dati ( su, a scelta tua, analfabetismo o miseria in Inghilterra e Prussia e negli Stati Preunitari o sulle autorità accademiche che hanno dipinto il Protestantesimo quale figlio degenere dell’Umanesimo o sullla diversità tra la legislazione sulle religioni tra Francia ed Italia) tu non li posti perché, semplicemente, non li hai; quindi prometto solennemente di liberarti, ber, dal mio piccolo inferno se posterai un solo documento che corrobori quanto sopra;
    p. s. sarai libero comunque anche se, come ovviamente avverrà, non troverai nulla da citare; però vorrei offrissi da bere alla mia salute ai tuoi compagni di lavoro, là sotto, ber.
    Addio non si può dire a te, ber, visto la professione che svolgi ma certo troverai la traduzione in Diavolese.

  44. Caro Panciroli, non demordi mai a cercare di deviare il discorso, eh? Non ti stufi a fabbricare straw-men?
    Per l’analfabetismo e miseria, si parlava della superiorità tra cristianesimo e altre civiltà.
    Non riuscendo a trovare varchi, sei passato al paragone tra Italia e Nord Europa. Fa un po’ ridere che dopo avere tirato in ballo Dickens come prova dell’abbruttimento poi sbandieri la superiorità inglese, o che tu non sapessi veramente chi era Zola, ma tant’è.
    Di seguito (1, 2, 3) trovi alcuni articoli per quanto riguarda l’Inghilterra, e una risorsa con statistiche mondiali di vari indicatori. Il problema italiano è che non ho trovato nel poco tempo dati complessivi anteriori al 1870, ed anche questi sono viziati da vari fattori – ad esempio, che l’Italia a causa del conflitto con la Chiesa ha azzerato di fatto la scolarità. Dopo avere spulciato parecchio sono giunto alla conclusione che un paragone complessivo è impossibile. Liverpool, per dirne una, ha una qualità della vita molto peggiore di gran parte dell’Italia, Milano migliore di gran parte dell’Inghilterra. A Torino la marchesa Barolo aveva un’opera per le giovani donne carcerate; a Londra le caricavano su una nave per l’Australia. Sotto i Savoia l’alfabetizzazione era nettamente peggiore della Venezia del ‘400. Isolando determinati contesti poi si può ragionare.

    Per la diversità delle legislazioni tra Francia e Italia, ti faccio notare che non era questo il punto in discussione, ma il fatto che Loubet fosse anticlericale.
    Il link che tu hai fornito sono le leggi che il soggetto ha promulgato. Te lo traduco, dato che non sembri avere afferrato. All’articolo due, stabilisce che siccome la Repubblica non riconosce né salaria né sovvenziona alcun culto…nell’articolo tre (e successivi) stabilisce che tutti i beni immobili e il patrimonio delle organizzazioni ecclesiastiche (mense, fabbriche, presbiteri, ecc) andranno allo Stato e saranno affidati ad “associazioni” che lo stato si premurerà di formare.
    In pratica, lo Stato incamera tutti i beni ecclesiastici e toglie al clero ogni forma di sostentamento. Olà! Il furto è fatto.
    Però hai ragione: questo è – più o meno – quanto aveva fatto il Parlamento italiano circa cinquant’anni prima.

    Sul rapporto tra umanesimo e protestantesimo c’è solo l’imbarazzo della scelta. Potrei citarti Del Noce e Gentile, e consigliarti fortissimamente “Il dramma dell’umanesimo ateo” di De Lubac; ma la cosa migliore sarebbe che tu leggessi questo libretto, almeno la prima decina di pagine, che è la più agile e sintetica descrizione dei fatti. Ne vale assolutamente la pena.

    Perdonami l’approssimazione, ma ho fatto una ricerca veloce nei ritagli di tempo…

  45. a) c’è questa collana, curata da quell’eretico luterano di Hubert Jedin, “Riforma e controriforma : crisi, consolidamento, diffusione missionaria (XVI – XVII sec.) “/ di Erwin Iserloh . …” etc. etc. in cui si può leggere un caitoletto: LUTERO. RIFIUTA. L’UMANESIMO. L’ULTIMO. ERASMO. I rapporti tra umanesimo e Riforma sono stretti e molteplici. Molti amici e ..etc. etc

    sarà un refuso o magari l’Uberto non avrà controllato le bozze

    b) “In pratica, lo Stato incamera tutti i beni ecclesiastici e toglie al clero ogni forma di sostentamento. Olà! Il furto è fatto.
    Però hai ragione: questo è – più o meno – quanto aveva fatto il Parlamento italiano circa cinquant’anni prima.”

    ecco, così quel massone di Cavour e quel venduto di De Gasperi possono dormire tranquilli

    c) “Di seguito (1, 2, 3) trovi alcuni articoli per quanto riguarda l’Inghilterra, e una risorsa con statistiche mondiali di vari indicatori. Il problema italiano è che non ho trovato nel poco tempo dati complessivi anteriori al 1870, ed anche questi sono viziati da vari fattori – ad esempio, che l’Italia a causa del conflitto con la Chiesa ha azzerato di fatto la scolarità. Dopo avere spulciato parecchio sono giunto alla conclusione che un paragone complessivo è impossibile. Liverpool, per dirne una, ha una qualità della vita molto peggiore di gran parte dell’Italia, Milano migliore di gran parte dell’Inghilterra. A Torino la marchesa Barolo aveva un’opera per le giovani donne carcerate; a Londra le caricavano su una nave per l’Australia. Sotto i Savoia l’alfabetizzazione era nettamente peggiore della Venezia del ‘400. Isolando determinati contesti poi si può ragionare.”

    ecco i dati degli Stati preunitari non ci sono e Mattia Vitiello, poverino, e l’Università de La Sapienza possono riposare tranquilli

    ciao, ber

  46. Io i dati ISTAT degli stati italiani preunitari non ce li ho. Però da qualche parte dovrei avere una trascrizione completa di due fascicoli d’archivio attestanti la risposta statale a due terremotucoli abruzzesi, uno del 1804 (regnante Ferdinando I) e uno del 1878 (regnante Vittorio Emanuele II). Diciamo che, nel loro piccolo, sono istruttivi.

  47. Caro Panciroli,
    1-prendo nota che per te la questione (e quale?) è risolta dal fatto che a Lutero non piace Erasmo. Ampio respiro, neh.
    2-prendo nota che per te è risolto tutto in una battuta non pertinente
    3-prendo nota che, di tutto, estrai una frasetta distorcendone il senso. Non ho detto che i dati non ci sono, ho detto che sarebbe ascientifico fare un paragone complessivo. Nel corso del rapido survvey, ad esempio, ho trovato dati che parlano di emigrazione italiana a partire dal 1850. Ma per te, tanto, è solo uno straw-man.

    In complessivo, prendo nota che non sembri avere interesse ad un discorso serio. Quindi, addio.

  48. nausea da eccesso di dati

    “Questa prima fase migratoria è, però, parzialmente
    sconosciuta soprattutto a causa della mancanza di dati precisi (dal 1861 al 1875 si stimano, infatti, circa 2 milioni gli italiani emigrati).”
    http://www.museonazionaleemigrazione.it

    è così anche per questa
    Migrazioni italiane, Patrizia Audenino, Bruno Mondadori

    e, ovviamente, le tabelle che si trovano partono dal primo Censimento del Regno
    cronologia.leonardo.it/emitot.htm

  49. nausea da eccesso di Storia, cattolica, del Cristianesimo

    ” se l’Umanesimo con i suoi studi biblici e la critica alla Chiesa avevano molto in comune con la Riforma esso, però, con il suo ottimismo etico e il suo moralismo si distacca dal principio della sola Fides sola Gratia più di quanto la maggior parte dei contemporanei fosse consapevole”
    la pietra tombale di Jedin sulla derivazione della Riforma dall’Umanesimo

  50. tutti massoni: la Costituzione, il De gasperi e anche il Sale

    -sale-giovanni-il-vaticano-e-la-costituzione.html

  51. Panciroli, prima di dire pietra tombale dovresti avere capito di cosa si stava parlando, magari leggendo anche ciò che ti ho fornito. Cosa che, ovviamente, non hai fatto.

    Ti fornisco inoltre questo link, https://www.mtholyoke.edu/~molna22a/classweb/politics/Italianhistory.html, che potresti anche passare ai tuoi amici. L’ho trovato in 30 secondi, chiss quanti più dati perdendoci un paio di minuti…

    E l’ultima cosa che hai mandato non è un link funzionante.

  52. guarda, ber, che avevo perso tempo a leggerlo il link anglofono

    e guarda che i dati li puoi trovare anche su cronologia.leonardo.it/emitot.htm in Italiano perché son gli stessi e partono dai medesimi anni postunitari

    quanto al povero Jedin io di contestare i morti non ho alcun desiderio: fallo tu se ti va

    succinta biografia del Sale: “Padre Sale
    Un gesuita sta scompigliando con le sue ricerche molte acquisizioni della storiografia contemporanea. Si chiama Giovanni Sale. Nato in Sardegna quarantasei anni fa, padre Sale è uno dei pochi ad avere dimestichezza con l’archivio segreto vaticano, da cui estrae pile di documenti inediti e interessantissimi su alcune fra le più controverse questioni del ventesimo secolo.”
    http://www.ricercalegis.it/padresale

  53. Dire che questo reverendo è “uno dei pochi ad avere dimestichezza con l’Archivio Segreto Vaticano” (le maiuscole ci vogliono perché così si dice) fa pensare che l’accesso all’ASV sia roba per iniziati. L’ASV è aperto ai ricercatori dal 1883 (o 1887, non voglio cercare, comunque è stato Leone XIII a “aprirlo”); l’unica limitazione è quella dei posti in sala studio, nonché il fatto che per trovare posto bisogna alzarsi presto (alle 10:00 chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori).

  54. scusa, scioglilingua

    non ho controllato le maiuscole: non era roba mia bensì di un tradizionalista cattolico come voi; a sentire il Sale, comunque, pare proprio che il De Gasperi, certo cripto massone asburgico con nemmeno tanto recondite sensibilità filoproletarie, telefonasse e scrivesse e parlasse senza sosta con Arcivescovi e Cardinali e Pontefici durante la Costituente: il Diavolo del Radical-relativismo, sempre prono ad accordi umilianti con la cultura nichilista contemporanea, dovette esser veramente abile a non farsi beccare da Cotanti Principi della Chiesa per riuscire a redigere gli articoli 7 e 33, pietre miliari del noto anticlericalismo savoiardo, della Carta Costituzionale: più che un Demone un’Anguilla

  55. Ormai, Panciroli, ti abbiamo perso. Stai rispondendo a te stesso inventandoti il tema e omettendo di leggere quello che ti diciamo. E’ un po’ ridicola, la cosa, spero che tu ne sia contento.

  56. ma non rispondevo a te

    ber, bensì a scioglilingua;
    per riassumere: nessun dato sull’emigrazione dagli Stati preunitari, il più importante storico tedesco della chiesa Cattolica che contrappone Umanesimo e Lutero e la Costituzione scritta da De Gasperi al telefono con Pio: hai sempre l’umorismo di un monatto, ber

  57. l’ho letto e – a parte i rimandi ad una pletora di eretici protestanti che dovrebbero irritarti, ber – è vero che “Per la tradizione cristiana la coscienza è il luogo dove la libertà dell’io ascolta la Voce di un Altro, il luogo dove emerge l’oggettività di un ordine dato da oltre sé, cui obbedire.” e se è poi vero che “il soggettivismo di fronte al destino, come concezione e come prassi; un moralismo accentuato di fronte ai valori esaltati dalla cultura dominante; l’indebolimento dell’unità viva del popolo di Dio, con la sua tradizione e attorno al capo garante che è il Vescovo di Roma” si diffondono e la risposta del gius – e anche tua, immagino – è “proporre il Dio vivo, Il Cristianesimo è l’annuncio di un Fatto, un Fatto buono per l’uomo, un Evangelo:Cristo nato, morto, risorto. La Parola di Dio – il Verbo – è un fatto accaduto nel seno di una donna, è diventato bambino, è diventato un uomo che ha parlato sulle piazze, ha mangiato e bevuto a mensa con gli altri, è stato condannato a morte ed ucciso.” devo dire che proprio non riesco a pensarla come molto originale, dopo semplicemente 2000 anni di predicazione;

    c’è pure che se “la presenza del Fatto cristiano sta nella unità dei credenti: questo è il miracolo, il segno. Bene sappiamo che il popolo di Dio ha ora, storicamente, un nome a tutti più familiare; è la Chiesa.” allora butta male per il gius e per te perché la Chiesa proprio non sembra, agli scettici o in generale ai non cattolici, un gran miracolo, oggi.

    cl, come molti altri movimenti del genere, mi sembra abbia già superato gli anni migliori, anzi mi pare sia in ritirata per quanto ordinata: nella scuola dove insegno ci sono alcuni colleghi ciellini o similari, alternativamente con moltissimi figli o con nessuno perché celibi, e mi sembra fatichino coi loro adolescenti né più né meno che i miei amici agnostici o atei coi loro: almeno per l’adolescenza il miracolo si fatica a vederlo.

  58. Panciroli:
    per riassumere: nessun dato sull’emigrazione dagli Stati preunitari
    Dall’Italia agli USA emigrarono, nel 1833, 1699 persone. I dati, che ti avevo già linkati, li trovi qui.
    il più importante storico tedesco della chiesa Cattolica che contrappone Umanesimo e Lutero
    Benissimo, peccato che io (e DeLubac) dicessimo una cosa completamente diversa. Ma bisognerebbe averci letto, o capito, o voluto capire.
    Costituzione scritta da De Gasperi al telefono con Pio
    Che non c’entra manco remotamente su quanto si discuteva.

    Non avendoci letto, suppongo che la tua promessa di sparire se non fornivo dati che sapevi per certo non esserci non valga, vero? Non posso averteli forniti se non li hai letti…

    Circa il Gius, la sua originalità sta in altro; la predicazione del Dio vivo è quello che si è sempre fatto ed è sempre vera comunque.
    Sull’unità, c’è sempre stato il tralcio che si è voluto staccare; ma questo alla fine dissecca, e la vite rimane. L?unità permane, anche se non la vedi leggendo Repubblica ma frequentando la Chiesa.
    Non mi dà nessun fastidio leggere protestanti o altro, anzi. Sono cattolico, mica laicista. So che c’è da imparare ovunque.
    I figli adolescenti sono sempre e comunque adolescenti. E’ quello che Giussani chiamava il rischio educativo: sta alla libertà della persona educata volere imparare, perché per quanto tu le possa presentare la verità se sceglie di non vederla non ci si può fare niente. E la tua risposta di prima ne è un valido esempio.

  59. Dall’Italia agli USA emigrarono, nel 1833, 1699 persone. I dati......

    sono veramente dati fondamentali, ber, grazie;

    cosa intendessi tu – e il De Lubac, ovvio – sulla relazione tra Umanesimo e Riforma lo spiegherai ad Hubert ti auguro fra molti decenni;

    Certo il fatto che la nostra Costituzione, deturpata da ributtante sovietismo e osceno azionismo, sia stata dettata in ufficio ai segretari e al telefono al Vaticano e che in alcuni articoli sia indistinguibile da altre di paesi laicisti quali la Francia o, addirittura protestanti, non era quello che dicevi, ovvio;

    fossi in te, e Deo Gratias maxime ago non lo sono, aprirei il portafogli per i miei colleghi col forcone ma so che non lo farai; però non temere, questo è stato l’ultimo intervento, ber?
    ciao sportivissimo e onestissimo e giussaniano

  60. Poi, Panciroli, mi spiegherai perché, di fronte all’evidenza che chiunque può leggere, continui a fare penosi tentativi di cambiare discorso. A chi frega? A me no di certo, perché so di quel che si parlava; a chi ci legge, ammesso che ve ne siano rimasti, neanche, perché possono tranquillamente seguire i passaggi; a te men che meno, a meno che tu voglia autoilluderti sulla tua bravura di fine dicitore che piega la realtà a suo piacimento. Ma cosa cerchi, l’applauso? Vorresti che mi arrabbiassi per la malafede? Ti dico che apprezzerei di più chi onestamente ammettesse lacune di conoscenza, e si lavorasse insieme per capire meglio, piuttosto degli sfottò di volpe senza uva. E questa è l’ultima volta che te lo dico.

  61. Giusto una precisazione da pignola frequentatrice di archivi.
    Quali che siano le prove documentarie dei suggerimenti ricevuti da De Gasperi per redigere la carta costituente, ritengo improbabile che esse siano state rintracciate nell’Archivio Segreto Vaticano, per un banale motivo tecnico.

    L’Assemblea costituente si tenne se non erro tra il 1946 e il 1948.

    La consultazione dei documenti dell’ASV «È attualmente consentita […] fino a tutto il pontificato di Pio XI (febbraio 1939)»
    http://www.archiviosegretovaticano.va/consultazione/accesso-e-consultazione/

    P.S. per i complottisti il limite cronologico alla consultazione è normale in tutti gli archivi, Vaticano o Repubblica non fanno differenza http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/index.php?it/143/consultabilit-dei-documenti

  62. comunque, scioglilingua, qui

    c’è il contatto: se hai perplessità scrivigli

    P. Giovanni Mario SALE
    – Compagnia di Gesù (Gesuiti) (S.I.) –

    nato nel 1958
    nazionalità italiana

    Ordinazione Presbiterale
    08/06/1996

    Compagnia di Gesù
    (Gesuiti) (S.I.)

    Via di Porta Pinciana 1 – 00187 ROMA

    e-mail: civcatt@laciviltacattolica.it

  63. Caro Panciroli, i tuoi ultimi quattro commenti non sono stati approvati, in quanto completamente OT.
    Riguardavano
    1-copincolla di commenti di altro sito, del 2010, in cui ero citato
    2-copincolla di descrizione del libro di padre Sale, e della storia della Jaca book.
    3-Indirizzo di padre Sale
    4-un commento personale ad altro lettore

    Se vuoi trollare, liberissimo di farlo, ma altrove.
    PS: gli archivi di “Civiltà Cattolica” non sono “gli archivi Vaticani”. Sappilo.

  64. hai fatto benissimo, ber

    ma l’ASV l’ha menzionato un altro della tua risma, ricercalegis.it: sono il re del copiaincolla, lo sai, e non era roba mia

    p.s. Circa scioglilingua la mia era sola curiosità da Archivista Diplomatico e Paleografo

    p.p.s. Rilassati, ber: è l’indirizzo della Civiltà Cattolica non quello personale del Padre Gesuita

    p.p.s. Non sapevo fossi così popolare tra gli atei miscredenti agnostici laicisti da web: bravò

    p.p.p.s. Cancella anche questo, ber,
    baci

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