Un assaggio di pazzia

Con una persona che è stata determinante per la nascita di questo blog, alcuni anni fa, si discuteva della necessità di far nascere un quotidiano cattolico diverso.
Il mio interlocutore era, per esperienza diretta, molto critico nei confronti della esistente stampa di questo tipo. Mi portava esempi di come spesso queste testate fossero poco interessanti, autoreferenziali, in ritardo, vivessero di ritagli degli altri, e talvolta anche di pensieri degli altri. Dei non cattolici, per intenderci.

Era un ammiratore di certa stampa laica: non per i contenuti, ma per la maniera con cui riuscivano a proporsi, ad interessare. E far passare le loro vedute tramite questa forma.

Se io ero meno drastico di lui per alcuni giudizi sulla stampa cristiana, su questo certo concordavamo. Ho ben presente persone anche vicine a me che abitualmente consultano quei giornali di ideologia avversa proprio per la loro leggibilità; con il rischio di assumere inconsciamente certi giudizi non proprio veritieri.

La sua idea era fondare un giornale, possibilmente online, in cui i cattolici potessero davvero ritrovarsi. Ci mettemmo anche a buttar giù qualche idea, a saggiare il terreno per un tentativo.
Quel progetto non andò mai oltre una fase di sperimentazione locale. Ora lui scrive libri, io continuo a fare post.

Domani comparirà in edicola il primo numero di un quotidiano che sembra concretizzare quelle mie discussioni di tanti anni fa.
Sto parlando de “La Croce“. Che, a pensarci, sembra proprio una pazzia: un giornale cartaceo, in edicola oltre che sul web, di questi tempi magri e connessi.

Eppure ci scrivono, ci scriveranno sopra tanti che rispetto e che ammiro. Alcune delle migliori penne del nostro cattolicesimo, anche se forse meno note; tipo alcuni tra i link di questo blog, per intenderci. Già solo per questo varrebbe la pena farci un pensiero.

Cosa sarà questo oggetto misterioso che da domani potremo leggere non lo so. Gli ingredienti sono buoni, la forma anche. Direi che almeno un assaggio si può fare.
Se il gusto piace, poi si può continuare.

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Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 12 gennaio 2015, in gusto e disgusto con tag , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 12 commenti.

  1. Berlicche,
    Gli Devi proporre la tua rubrica! Magari settimanale, ma è quasi un dovere morale farlo!

  2. Mi associo a Matteo, ma dovremmo essere noi lettori a proporlo a Mario Adinolfi.

  3. Ci dai anche il link?

  4. E’ nell’articolo, Mario.
    Segnalo anche questo.

  5. LA CROCE: v'augura che non sia nomen omen

    1) “falsi miti di progresso”?
    Questo è Franco Battiato: fate le barricate in piazza per la borghesia…….
    2) “La Croce non è un’immagine confessionale, tutt’altro: è un segno di liberazione della schiavitù.”
    Mah, difficile crederlo.
    3) ” I retrogradi sono quelli che vogliono riportarci a quel tempo, il tempo della schiavitù, da cui un Segno ci ha liberati. Ci ha liberati tutti, credenti e non credenti. Quel Segno è ancora oggi scandaloso, duemila anni dopo, nel pieno di una contemporaneità a tratti delirante che spaccia il falso per vero. Noi non avremo paura di dare scandalo con il nostro quotidiano. Non ci vergogneremo della Croce e di dirci cristiani, pur con i nostri infiniti limiti.”
    Ahhhhhhhhhhh, ecco: è un Segno; non delle Pantere Nere, però.
    4) “Chi sono i redattori del giornale?
    Una piccola squadra giovane che si ritrova nella redazione di piazza del Gesù, a Roma, attorno a me e a un trentenne di grande qualità che insieme a me la guida, Giovanni Marcotullio. Il nostro è un giornale che nasce dal basso, con tante penne che arrivano dai social network, oltre a un gruppo di collaboratori di assoluto livello.”
    Ma ber, tu che lo conosci bene di certo lo saprai: ma l’affitto in Piazza del Gesù – la mamma DC, di cui “Voglio la Mamma” – e gli stipendi e la carta e la distribuzione in edicola chi li paga?

  6. Panciroli, non lo conosco bene.
    Per il resto, so che c’è chi ci ha messo del proprio, e che non si sono voluti sponsor ma si spera nelle vendite. I particolari non li so.

  7. son veramente coraggiosi

  8. Mi piace, sono abbonato alla versione digitale, e stamani dopo il download, ho acquistato anche la prima copia cartacea….

  9. Grazie infinite per la segnalazione. Non mancherò l’appuntamento giornaliero (o quasi) in edicola, finché posso.
    Grazie ancora,
    marilù.

  10. Io mi vorrei abbonare cartaceamente, proprio per sostenere un progetto di questo tipo, ma mi hanno detto che ancora non è possibile farlo, prutroppo.

  11. Stamattina in due edicole su due di fuori città non era arrivata, ho preso a mezzogiorno l’unica copia rimasta del giornalaio di un centro commerciale. L’ho appena finito di leggere, tutto intero – a parte i programmi TV.
    Bene, per ora. Vediamo come cresce.

  12. preso!
    il mio primo “Anno 1, Numero 1” di un giornale.
    in bocca al lupo

    Corrado

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