La tentazione

Nel post di qualche giorno fa “Sacrificio all’imperatore” suggerivo che certi particolari leggi siano dirette più a far fuori la cristianità che altro.
Non sono evidentemente il solo che così la pensa. In questo articolo viene detto che

“I governi [occidentali] sembrano voler esigere dai Cristiani che abbandonino le loro convinzioni religiose come prezzo per entrare nel mercato, o persino per fare opere di carità.”

Come fa notare il direttore dell’Osservatorio contro l’intolleranza e la discriminazione dei cristiani in Europa,

 “Qualche volta mi chiedono, come può essere  discriminata una maggioranza? Bene, non è il cristiano nominale che è pienamente allineato alla mentalità dominante, che subisce la discriminazione. Sono coloro i quali si sforzano di vivere secondo le forti richieste etiche del cristianesimo, che fanno esperienza dello scontro. Questi non sono la maggioranza.”

D’altra parte, se il demonio nel deserto tentò Cristo proprio con argomenti simili vuol dire che sperava di sfangarla. I “cristiani nominali” non sono stati abbastanza forti, o non avevano visto abbastanza bellezza da dire no. E guardano un po’ stupiti quegli integralisti estremi che rifiutano le pietre trasformate in pane.
Non capisco perché voi cristiani non…” vi conformate alla mentalità del mondo, è la domanda che ricorre. Che avete da perderci, che ci rimettete, chiedono.

Ve lo dirò: quella bellezza che non può essere comprata, e perciò è la più preziosa. Può essere ottenuta solo con un sacrificio, ovvero sacri-ficando, rendendo sacri sé stessi.
Come si fa a rendere sacri sé stessi? Affidandosi a Colui che è la fonte del sacro, cioè di quello che vale veramente la pena, della fonte di ogni bellezza, vita e bene. A partire dalle piccole cose, fino ad arrivare a quelle grandi.

Mica facile. Ma, oh, se ne vale la pena. E se prima non lo sapevi, adesso lo sai.

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 31 Maggio 2013 su tra lassù e quaggiù. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 8 commenti.

  1. Una curiosità: quelle presunte discriminazioni sono ai danni dei cristiani in particolare, o limitano in generale la libertà religiosa di tutti?

    Voglio dire, la presunta “obiezione di coscienza” dei ginecologi è vietata solo ai cristiani o a tutti?

  2. Caro Censore, Lei scrive due volte “presunto” in cinque righe. Se non crede che siano discriminazioni e se non pensa che si tratti di obiezione di coscienza, perché si pone il problema di chi è discriminato?

  3. Una curiosità, Censore: come si chiama uno che presume tanto come te? Prova a dare un’occhiata alla realtà, che non è mai presunta, e datti la risposta.

  4. evidentemente chi non ha nulla da difendere non ha nulla da obbiettare.

  5. Cavaliere di San Michele

    Scusate se è OT, ma mi ci hanno tirato i commenti precedenti.

    Continuo a pensare che nel livore verso l’obiezione di coscienza per i medici che non vogliono fare aborti ci sia un assordante (e in malafede) silenzio su un piccolo dettaglio.

    Chi si strappa le vesti (vedi recente inchiesta di Repubblica, ecc.) di fronte all’elevata percentuale di medici obiettori, tale da impedire che si possa usufruire di questo servizio pubblico e da spingere di nuovo le donne verso la piaga dell’aborto clandestino, ecc. ecc., stranamente non si domanda perché tale percentuale sia tanto ma tanto più alta di quella dei credenti-e-praticanti-e-obbedienti-al-Magistero. Non è molto credibile che tutti i medici lo siano diventati, no?

    Forse anche molti medici atei ma non del tutto incolti ed ignari dello sviluppo embrio-fetale non ne possono più di fare i macellai.

  6. Gentile Cavaliere, la sua segnalazione a me pare invece assolutamente IT, è proprio questo il punto: i commenti “livorosi” sono tutti un diversivo che ha come scopo eludere il dato reale. La realtà non si piega ai propri desideri? allora la realtà va oscurata, elusa, silenziata a colpi di “brillante sarcasmo”.
    Per quanto riguarda lo scarto tra le percentuali di medici credenti e medici obiettori, i soliti elusori di realtà lo spiegano così: molti dei medici che obiettano pur non avendo problemi di coscienza non vogliono dover effettuare anche gli aborti che spetterebbero agli obiettori di coscienza, perché così l’attività medica diventerebbe routinaria e poco stimolante, quindi, non una questione di coscienza bensì di noia professionale. Che poi questi medici siano aggiornati e a conoscenza delle ultime ricerche scientifiche nel loro campo, o che siano loro stessi genitori e abbiano magari avuto occasione di commuoversi davanti all’ecografia dei loro pargoli e quindi fatto in cuor loro 2+2 non ci è dato saperlo.

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