Benvenuti a Sparta

Compagni! Spartani!
E’ giunto il momento di fare vedere chi siamo.
Troppo tempo abbiamo sopportato il fatto che vengano al mondo esseri deboli, deformi, che non potranno mai vivere una vita vera. Una vera persona, un vero spartano deve forse sopportare di vivere a mezzo? NO! Molto meglio per lui che la natura se lo riprenda.

Forse l’essere deboli può essere tollerato per gli schiavi, che non sono persone. Cosa distingue una persona? Innanzi tutto essere spartano; essere forte, essere un guerriero. Che possa godere della vita.
E cosa rende degna la vita? Uccidere, fare la guerra, bruciare, stuprare le donne: questo rende la vita degna. Fare grande Sparta.

I barbari non sono persone. Gli schiavi non sono persone. I deboli, bambini o no, non sono persone.
Dicendolo come direbbe un debole ateniese, lo status di un neonato è equivalente a quello di uno schiavo che non può essere considerato persona in un senso moralmente rilevante. E non si reca danno a un neonato prevenendone il potenziale divenire persona in un senso moralmente rilevante.
Dicendolo come direbbe un uomo vero, uno spartano, ammazzare un bambino debole o che non ci interessa non ci deve fare nessun problema. E’ una non persona. Noi siamo gli spartani. Noi siamo forti. Noi decidiamo chi vive e chi muore.

E tu, tu che mi stai leggendo…non sei uno spartano. Non hai la faccia di spartano. Sei un barbaro. Sei debole. Chi ti fa credere che potresti essere uno di noi? Sono IO che dico se vale la pena lasciarti vivere come schiavo o toglierti quella tua esistenza che non sai usare. Se mi sarai utile ti lascerò vivere. Per la gloria del nostro Stato, di Sparta! Che prospererà in eterno!
SPARTANI!! CHI SIAMO NOI??
AUH!!!AUH!!!AUH!!!

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 8 marzo 2012, in diavolerie e cattiverie con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 7 commenti.

  1. E’ da un po’ che rifletto sull’inquietante similitudine tra epoca odierna ed epoca spartana in fatto di bambini… questo articolo ne è l’ennesima riprova: http://www.articolotre.com/2012/02/ricercatori-italiani-shock-legittimo-laborto-post-natale/65929/infanticidio

  2. E’ l’articolo linkato e citato nel post (“gli ateniesi”)…

  3. Notare che la sconfitta di Leonida, nel film (non so nella storia vera), passa anche per la vendetta di un deforme, un reietto, una non-persona, che per odio passa dall’altra parte.

  4. Anche nella storia vera, se si deve dar retta a quello che ci viene raccontato (anche se probabilmente non era così deforme, e Serse un pochetto diverso…)

  5. Il Re di Babilonia tuona: “Aborto e unioni di fatto minacciano la dignità umana”.

    La voce della iniquità rimbomba, diffondendo retorica. I pontefici credono di poter santificare la prostituzione nuziale e il vilissimo lenocinio, sbraitando di “dignità umana” per imbambolare le genti. Essi vogliono che le genti reputino il meretricio del matrimonio una condizione di “santità”.

    Non esiste differenza ontologica tra fornicazione consumata con una prostituta di strada e fornicazione giurata, consacrata da falsi sacramenti. Ogni forma di connubio tra i sessi offende la dignità spirituale, non già quella umana: non esiste nulla di degno nell’uomo fatto di carne, perché la sola cosa che abbiamo di divino è lo Spirito Prigioniero.

    Per quanto riguarda l’aborto, è uno dei tanti frutti dell’unione tra un uomo e una donna. Essendo tale unione qualcosa di abominevole, cosa ci si può aspettare che ne derivi?

  6. Complimenti, catatrollo, uno delle più sentite odi alla masturbazione che abbia mai letto.

  1. Pingback: Anonimo

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