Il presente è adesso

Leggevo l’altro giorno che le autorità cinesi stanno eliminando tutte le croci dallle chiese perché “troppo vistose”. In qualche maniera la notizia mi si è collegata con un altro articolo, dove una parlamentare europea asseriva che sì, lei era cattolica, ma non lo dava a vedere.
Il governo cinese e la parlamentare fanno tutt’e due la stessa cosa, nascondere una presenza.
Una presenza è qualcosa di presente. Non qualcosa di passato, ricordo più o meno pio, non qualcosa di futuro buono per politici e talk show; presente, ora. Altrimenti non darebbe noia. Quello che dà noia lo nascondiamo, o lo distruggiamo.

Ciò che non trasforma il presente, che non ha la capacità di farlo, è una fragile illusione. Ciò che si rifugia nella protezione di un passato o verso un futuro che potrebbe arrivare mai è sogno: leggero e inconsistente.

Se il nostro presente, l’azione nel nostro presente non nasce da un ideale non è che dopo ce lo possiamo appicicare. Senza significato non c’è tempo, dice Eliot. Il presente nasce da un significato, o è una perdita di tempo. Altrimenti è un momento che non c’è, che viviamo senza accorgerci di viverlo, tanto che dopo ci chiediamo che fine ha fatto il nostro tempo.

I governanti cinesi, quella parlamentare e noi siamo infastiditi dal presente, perché ci costringe ad essere veri. Il presente non mente. Cerchiamo quindi di liberarcene, perché ostacola la nostra illusione: il restare aggrappati ad un passato morto e ad un futuro immaginario.
Eppure è questa tremenda consistenza che ci fa essere vivi: possiamo essere vivi solo adesso, possiamo avere significato solo adesso, solo se l’adesso ha un significato.

 

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 26 Maggio 2014 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 3 commenti.

  1. “Il presente nasce da un significato”, giusto.

    Un significato, aggiungo, che non muta col tempo, che non dipende dal tempo, che è lo stesso di ieri e sarà lo stesso di domani. Un significato che non resta aggrappato al passato né si appende al futuro, perché è un significato che è fuori dal tempo, per il quale i concetti di “passato” e “futuro” semplicemente non hanno senso.

    Un significato che, se è vero, non ha necessità di essere cambiato né, né aggiustato, né aggiornato.

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