Non precisamente amore

Quelli che si chiamano princìpi non negoziabili sono, beh, non negoziabili. Ovvero, non sono merce di scambio; non sono qualcosa che posso dire, va bene, prendiamone una parte, o questa interpretazione, se ti do l’eutanasia ti mi concedi mezzo aborto. Non negoziabili vuol dire che sono una conseguenza diretta dell’essere cristiani, una conseguenza dell’essere cristiani.
Se Vendola (per dire un nome a caso) si convertisse dovrebbe trarne le conseguenze, e dovrebbe dichiararsi anche lui per questi princìpi: se no, non sarebbe veramente di Cristo, ma di qualcosa d’altro, di un idea, di una finzione di cristianesimo.
Fatta salva la fatica, le idee preconcette recalcitranti, il naturale pesantore del già vissuto e la traiettoria della comprensione. Ma non potrebbe affermare che le sue idee di prima non vengono toccate. Se si riconosce una verità più grande, alla luce di quella verità ora compresa occorre rivedere tutto ciò che crediamo di sapere già.

Non è che cristiano si può dire chiunque. Io vorrei che tutti fossero cristiani, ma questa è una scelta della libertà, ottenuta tramite la Grazia, come insegna il catechismo. Non decido io il cristianesimo: è un dato. Un dato: non una ideologia, non un progetto, non un partito, non un programma politico. Io posso dialogare con chiunque, Berlusconi, Monti, Bersani, Vendola, il monaco buddista e persino con il monaco cristiano, ma resto cattolico, e cerco di fare in modo che quello che mi caratterizza venga fuori.
Perché se son cattolico devo trarne le conseguenze; se lo dimentico, e tutto è lo stesso, non c’è più niente che mi distingua da chi cattolico non è. Se non penso che certe scelte siano le migliori per tutti allora devo domandarmi sinceramente a cosa credo realmente.

E’ per questo che diffido profondamente di chi parla di valori non negoziabili e non di princìpi. Perché un valore, come mi è stato insegnato molti anni fa, è qualcosa tipo lo spread: in mano ad un potere estraneo, che lo alza e lo abbassa a seconda di come gli conviene. Un principio no; un principio è fuori dalle mani rapaci di chi vorrebbe usarlo e gettarlo.

E’ vero che l’essere cattolico è amare Cristo. Ma se da quell’amore non nasce una visione di vita allora è come chi dichiara il suo amore sempiterno a una donna e poi la tradisce con chiunque gliela dia. Non precisamente amore.

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 18 gennaio 2013 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 10 commenti.

  1. …non “precisamente” cristiano.
    Infatti, siamo in molti a dichiararci cristiani ma non lo siamo.
    Hai reso molto bene il concetto, Berlicche.
    Chi si dichiara cristiano deve darne prova e non svilire il termine di appartenenza. C’è chi ha osato l’essere cristiano correndo il serio pericolo di esere ucciso da chi lo ha già condannato a morte. Chi mette in gioco la propria vita per affermare quanto ha detto e promesso Gesù Cristo, questo è essere cristiani.

  2. …non “precisamente” cristiano.
    Infatti, siamo in molti a dichiararci cristiani ma non lo siamo.
    Hai reso molto bene il concetto, Berlicche.
    Chi si dichiara cristiano deve darne prova e non svilire il termine di appartenenza. C’è chi ha osato farlo e corre il serio pericolo di esere ucciso da chi lo ha già condannato a morte. Chi mette in gioco la propria vita per affermare quanto ha detto e promesso Gesù Cristo, questo è essere cristiani.
    (correzione del testo precedente: scusate)

  3. E’ vero, siamo tanti ad essere “cristiani in parte”. Io per prima cado in questa tentazione. Sono cristiana, ma quando c’è da fare qualche discussione appunto sui princìpi non negoziabili, sul magistero della Chiesa, o da difendere la mia posizione di cattolica, improvvisamente scendo a compromessi per via della mia innata tendenza ad evitare qualsiasi conflitto.
    Ultimamente penso spesso a questo problema, quindi ti ringrazio, Berlicche, perché con questo tuo post mi hai offerto un’ulteriore riflessione sulla necessità di difendere con fermezza la mia fede. Rimanendo aperta al dialogo con tutti, ma senza temere mai il loro giudizio.

  4. Però non basta: qui di non negoziabile non c’è il fatto che stiamo affermando idee proprio nostre, ma che ne riscontriamo un valore oggettivo fuori dalla fede, quindi ci sentiamo di dichiararli alla base della civiltà. Da difendere non solo perchè cristiani.

  5. La tendenza a evitare conflitti, anche solo per paura di addolorare il proprio interlocutore, c’è sempre.
    La si supera quando si pensa che forse sarà molto più addolorato, prima o poi, proprio perchè NON abbiamo parlato.

  6. C’è una profonda differenza, però, tra il credere in certi principi cristiani e volerli imporre ad altri.
    Il mio essere contrario all’eutanasia non mi spinge a obbligare gli altri a non praticarla; mi spinge, semmai, a spiegare loro dov’è l’errore ma, dovessi votare direttamente sulla questione, appoggerei una legge saggia che lasci la scelta ultima alla persona. Perché, per quanto creda in verità assolute, rispetto il principio della libertà di coscienza del singolo – da s. Agostino al CVII – compresa la libertà di compiere gesti che per me sono sbagliati.

  7. [i]C’è una profonda differenza, però, tra il credere in certi principi cristiani e volerli imporre ad altri.
    Il mio essere contrario all’eutanasia non mi spinge a obbligare gli altri a non praticarla; mi spinge, semmai, a spiegare loro dov’è l’errore ma, dovessi votare direttamente sulla questione, appoggerei una legge saggia che lasci la scelta ultima alla persona. [\i] [/i]

    Ma se è SAGGIA che errore vuoi spiegare ? Ma se per caso non fosse SAGGIA (quindi hai già detto di essere contrario all’eutanasia all’inizio del 2° capoverso) perché vuoi votare ed approvare una legge che non è saggia ? Quando si ragiona come Pannella si entra in questi inganni che arricchiscono Pannella e rovinano l’Italia = “Giusto, tu cristiano di sani principi non devi approvare il divorzio, non devi neppure divorziare, ma devi permettere alla mia libertà di divorziare !!!, non devi abortire ma non puoi impedirmi di abortire, non devi mettere tuo padre all’ospizio ma non puoi impedire a me di mettercelo, non devi sposarti con un gay ma non puoi impedire a me di sposarmici, altrimenti sei cattivo e vuoi il mio male e ciò non è da vero cristiano”

    Bravo. Tu e Pannella.

  8. Mario, ma sono i contrari alla morale cattolica che si considerano perseguitati dalle regole della Chiesa.Essa dà solo orientamenti ma non impone niente a nessuno.Tanto è vero che esistono gli atei,le unioni di fatto,i bestemmiatori,i peccatori,i contestatori della religione,coloro che votano in modo opposto agli insegnamenti evangelici.L’uomo resta libero delle sue scelte,delle quali si assume la responsabilità.Coloro che si accaniscono contro gli insegnamenti evangelici lo fanno perchè la loro coscienza viene da essi disturbata,quindi inconsciamente sentono che dovrebbero seguirli,ma non lo vogliono fare.L’ateo integrale nemmeno percepisce il senso del trascendente,quindi non combatte ciò di cui nemmeno avverte l’esistenza.

  9. Aldo, lo so bene. Alla chiesa si vuole anche impedire di parlare e se la Chiesa parla non impone ma indica, cosa che per primo ha fatto Gesù. La cosa cui riflettere è la gente che esordisce “Sono cristiano” e poi ragiona come Andrea. Liberissimo, ma smettila di dire che sei cristiano !!! Dì pure quel che voi ma non rubricare il tuo pensiero come cristiano. C’è qualcosa di male ad essere chiari piuttosto che ambigui ?

    E’ cristiano chi segue Gesù Cristo anche se non lo capisce, e “il capire” verrà a suo tempo.

    E’ cristiano chi sente una frase di Gesù Cristo ma ha LA CERTEZZA che la verità è contraria a ciò che dice Gesù Cristo, ho detto ha la certezza non l’apparenza, ha la EVIDENZA che Gesù Cristo sta sbagliando. Ma dopo tutto ciò non ha dubbi ed essendo cristiano segue la via di Gesù Cristo in quanto la certezza dice A, l’evidenza dice A, la verità leggibile dice A, ma Gesù Cristo dice B.

    Pertanto certezza, evidenza e verità ( A A A Abbronzatissima sotto i raggi del sole) mentono e Gesù Cristo B dice il vero.

    Punto.

    Altrimenti parliamo dalla mattina alla sera se vuoi, ma non verniciarti da cristiano per fare il gioco di Pannella e del falsario che odora di zolfo.

  10. Andrea, ma se questi gesti sbagliati comportano conseguenze sugli altri?
    Non posso lasciare la libertà di compiere omicidi.
    Non posso lasciare la libertà di compiere furti.
    Dio ci può lasciare liberi su questo, ma una società deve darsi delle regole.
    E quindi ti chiedo: quale è il confine tra quello che noi uomini possiamo permettere avvenga tra di noi e quello che rifiutiamo, che dobbiamo rifiutare?

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