L’uomo con la pistola

Sapete che di tanto in tanto mi piace ipotizzare situazioni limite, in modo da interrogarmi su determinati aspetti della realtà, e fare in modo che voi lettori vi interroghiate a vostra volta. Questa è una di quelle occasioni.

State uscendo da un cinema, a tarda ora, con la vostra famiglia. Vi si para davanti un tipo grande e grosso, tira fuori una pistola, e vi intima di consegnargli tutto quello che avete. L’uomo è arrogante, e non risparmia sprezzanti osservazioni sul vostro aspetto, la vostra supposta ricchezza, e occhiate lascive alle donne presenti.

Come reagite?

A – Potete saltare addosso all’aggressore per difendere ciò a cui tenete. Voi pensate di essere forte, ma lui è armato e la vostra famiglia è presente. C’è forte rischio che loro ne vadano di mezzo.

B – Fate resistenza per quanto potete, pur obbedendo. Ma c’è una possibilità che ciò possa indispettire l’assalitore, che potrebbe reagire facendo comunque del male a voi e ai vostri cari.

C – Vi adeguate, tacendo. Consegnate quanto avete senza fiatare, sperando che questo accontenti il bandito e non vi spari oppure violenti le donne comunque.

D – Il tizio con la pistola ha ragione perché la forza è dalla sua parte. In questo mondo, chi ha potere vince. E’ giusto dargli tutto.

E – E’ vero, voi siete un borghese, ricco, di razza bianca ed eterosessuale; è giusto contribuire alla causa di chi è svantaggiato, seppure in modo un poco forzato. Vi spogliate di ogni cosa e incoraggiate tutti a concedersi, dando l’esempio.

Come potete notare, sono tutte opzioni perdenti, in un modo o nell’altro. Perdere quello che avete, perdere la vostra vita; perdere anche la dignità.
Benissimo, quale scegliete?

***

Avete fatto la vostra scelta? Proseguiamo.

Se avete scelto l’opzione A, probabilmente voi e la vostra famiglia giacete morti al suolo. Avete salvato onore e dignità, non vi siete piegati alla violenza, ma questo potrebbe esservi di poca consolazione. Se vostro figlio fosse sopravvissuto e la vita fosse un fumetto, lui potrebbe diventare Batman. Ma la vita non è un fumetto.

Scegliendo B, siete stati riempiti di botte, le donne violentate. Andandosene, il fellone vi irride, dicendo che, se avvisate la polizia, tornerà e vi ammazzerà davvero, e che in ogni caso ha conoscenze e non sarà mai punito. A questo punto decidete cosa fare: lo denunciate oppure no?

Scegliendo C, avete perso tutto ma avete conservato la vita. Di nuovo, l’aggressore andandosene vi minaccia. Avete già ceduto una volta alla violenza per quieto vivere, continuerete? Evidentemente lui pensa di sì.

Scegliendo D, non siete diversi da lui, un poco lo ammirate pure. Potrete sempre rifarvi sul prossimo che incontrate. Magari già lo fate. Cane mangia cane, ma questo è il mondo, no?

Scegliendo E, proponete all’uomo con la pistola di venire a casa vostra, offrendovi di collaborare con lui, in pratica di servirlo. Vi sentite come un seguace di Robin Hood. C’è parecchio da guadagnare, in fondo.

***

Pensate che questo sia un caso ipotetico? In realtà, accade tutte le volte che qualcuno di forte cerca di rubarvi qualcosa. Un’elezione, il diritto a dire quello che si vuole, la conoscenza della verità, la possibilità di andare in chiesa, la libertà. Non c’è una risposta semplice. Ad Hong Kong, alcuni hanno scelto l’opzione A e B, e abbiamo visto cosa sta succedendo loro (sempre che per quanto riguarda l’informazione non siate del tipo E). La cosa certa è che la grande maggioranza sarà in linea con C.

E’ la maniera in cui i bulli, i padroni del mondo, conservano il potere. Con la paura, se non riescono a convincervi a essere dei tipi D oppure E. La neutralità che è timore, la tepidezza che è mancanza di coraggio. Tutte le giustificazioni che spingono voi a dire “non è affar mio”, e il potente ad opprimervi un poco di più; perché ora sa che lo può fare.

Potete considerare la questione di cui sopra come una prova. Provate a vedere se la vostra risposta collima con il comportamento che avete tenuto nei casi pratici, quelli in cui ci si sarebbe dovuti alzare per combattere ciò che è ingiusto.
Sempre che lo sappiate ancora, cos’è ingiusto.

 

 

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 14 dicembre 2020 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 17 commenti.

  1. Ignazio Contini

    Sono per l’opzione F, vale a dire che sono pure io armato e anzichè il portafoglio tiro fuori la rivoltella e gli sparo. Morale : legittima difesa, prevista anche dal Catechismo della Chiesa Cattolica.

  2. …ma non ci dici cosa hai scelto tu?

    (io, b. gli altri nel frattempo si disperderanno, se non sono fessi – comunque plausibile che lo siano, essendo congiunti miei.
    me la potrei persino cavare con una complessa operazione e una medaglia… e poi un seggio in parlamento nelle file della destra. chi sa mai…)

  3. Esiste anche l’opzione G, cioè cercare di minimizzare il danno immediato (se possibile creando una distrazione per scappare) e poi dare la caccia all’aggressore con qualsiasi mezzo lecito e fargli passare tanti di quei guai da fargliene passare la voglia per sempre e da scoraggiare eventuali imitatori.

    E’ quello che ho fatto qualche decennio fa con il bullo della scuola (quando per la prima e unica volta ha provato ad aggredirmi), ed è quello che dovrebbe succedere in queste situazioni in un Paese civile… anche se purtroppo non sempre funziona.

    Certo che quando a rischiare una rappresaglia non sei solo tu, ma anche i tuoi cari, e quando rischi più di qualche botta, la scelta è più difficile…

  4. In effetti, scappare; di fronte all’aggressore come di fronte alle mie scelte…
    La “scelta F” ricade nella A. Se si fosse armati. Contini, lei gira armato?
    LA G è una variante della B.

  5. Ignazio Contini

    Non sempre giro armato, ma quando esco di casa in certi orari lo sono, tanto più se esco con mia moglie o mia figlia. Ma ad essere sincero la userei solo se venissero minacciati o aggrediti i miei famigliari. Personalmente in quel momento chiederei a Dio lo Spirito necessario per compiere la Sua volontà, la stessa che ha permesso a Suo Figlio di salvare le anime perdute.

  6. “La G è una variante della B” – se guardi all’immediato, sì; ma è anche una variante della A nella quale hai maggiori possibilità di vincere.

    Se possibile, mai lasciare all’avversario la scelta di quando, dove e con che armi combattere.

  7. (di solito non interloquisco con i commentatori, ma stavolta mi permetto una eccezione)

    o Biondo, ma sei sicuro di essere più veloce di una pistola già in linea di tiro? …auguri!

    (questo va al cinema co’ la baiaffa… non c’è bisogno di altri cattivi)

  8. Credo che un altro modo per definirlo sia “principio della rana bollita”. Piano piano la temperatura si alza e la povera ranocchia non si rende conto di lessare. Non è forse così da qualche tempo a questa parte? Non siamo più il sale della terra, ma una innocua glassa decorativa.

    Purtroppo la vita presto o tardi ci chiede: cosa è più giusto? Gli ideali in cui credo o la difesa dei miei cari/dei miei interessi? Purtoppo la vita è così, anche se i Santi che reagiscono con forza e carisma ci sono…

    (Comunque tenterei di giocare anche io la carta dell’astuzia come Felis, “work smart, not hard”)

  9. Penso che mi piacerebbe avere accanto , in una situazione simile, un uomo come Clint Eastwood nel film Gran Torino….che sceglierebbe di sicuro A ma a rimetterci sarebbe il malvivente 😀,
    ma se anche mio marito scegliesse la soluzione B non gliene vorrei , solo le ultime tre scelte comportano la perdita della dignità .

  10. Non capisco la differenza sostanziale tra B e C; ovvero l’opzione B

    “Fate resistenza per quanto potete, pur obbedendo”

    non capisco in cosa consista concretamente la resistenza pur nell’obbedienza. Consegno il mio portafogli ma intanto rimprovero verbalmente il malvivente?

  11. Qualunque uomo delle forze dell’ordine vi consiglierebbe sempre la C. Ed avrebbe ragione. Un malvivente armato nel frangente che descrivi, avrà sempre la meglio. In questi casi di netto svantaggio si devono minimizzare i possibili danni, pazienza per il portafogli.
    @Contini: ma estrai che cosa? :-)
    davvero pensi di essere più veloce di un tizio che ti punta un’arma contro?

  12. Nel C obbedisco senza discutere, in B cerco di oppormi per quanto posso, ma senza cercare lo scontro fisico con il malvivente.
    Edit: diciamo la differenza tra manifestare pacificamente e dare fuoco alle macchine della polizia…

  13. Ho l’impressione che la reazione E sia quella oggi più praticata (o quantomeno predicata!).
    Non che ci si creda davvero ovviamente, ma, obtorto collo, la si ritiene il miglior modo per non apparire dei codardi, e in più mostrare una superiore dignità.
    E’ quello che sta succedendo a livello dell’alta borghesia occidentale, e in particolare alle persone che occupano posizioni di vertice in ambito economico, politico, accademico e ecclesiale.

  14. Caro arcidiavolo, mi dovresti spiegare come puoi opporti senza voler cercare lo scontro fisico ad un malvivente che ti punta un’arma addosso, senza rischiare la vita tua e dei tuoi cari. Lo prendi a parolacce, o tenti di impetosirlo?
    La C (sempre che lui si limiti alla semplice rapina senza altre intenzioni) è assolutamente la scelta giusta. In subordine la A se mostra altre intenzioni, la B paradossalmente è la più rischiosa.

  15. Parsifal, mi pare che la B sia anche la scelta di alcuni: sì, provi ad impietosirlo, ad argomentare, ti muovi riluttante sperando che qualcosa accada, si distragga, possiate fuggire. Scrivi post sui social, vai in piazza a fare dimostrazioni silenziose…

  16. Ritengo che le scelte elencate da Berlicche non vadano viste solo come alternative in quel frangente specifico, ma anche come metafore per il comportamento che si tiene di fronte alla violenza di Stato, alle ideologie e a chi le vuole imporre.

    Personalmente sceglierei C, con il dubbio se quel tizio se ne andrà senza fare male a nessuno e non dovrò più incontrarlo. Nel caso dei soprusi governativi però non credo convenga: il governo lo rivedrò ogni giorno.

  17. Se vogliamo spostare la scelta ad altre situazioni, possono starci anche tutte le altre alternative, sono d’accordo agos86. Nel caso specifico come te, sceglierei sempre la C. “Se il tuo nemico è più forte, evitalo”, da L’arte della guerra.

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