Brigida la tosta
Il primo febbraio è la festa di Santa Brigida, una santa irlandese del quinto secolo. Come per il conterraneo e contemporaneo San Patrizio di lei si sa poco di storicamente certo, non sono molti i documenti sopravvissuti di quell’epoca; un gran numero di leggende e miracoli e tradizioni, come le croci di Santa Brigida fatte intrecciando i vimini, in compenso. Morì attorno al 524; si conosce la sua probabile famiglia, i Fothairt, e l’area di nascita, il Kildare. Sappiamo che beneficò molto i poveri e i sofferenti e che fondò monasteri, monasteri sono stati per un millennio tra le più influenti istituzioni dell’isola. Ci sono pochi dubbi che l’abbia fatto veramente: in quella società ancora fortemente pagana le donne erano totalmente assoggettate al loro parente maschile più prossimo, non potevano possedere beni né testimoniare in tribunale, come gli schiavi, i minori e i pazzi. Ma di fronte alle formidabili badesse nel medioevo anche i vescovi dovevano cedere il passo.
Quando si è trattato di istituzionalizzare la festa dedicata alla santa, però, l’Irlanda ormai scristianizzata le ha preferito qualcun altro. Nel clima inclusivo si voleva comunque dedicare un giorno festivo a una donna, così alla santa è stata sostituita una dea celtica, Brigit.
Ora, di Brigit si sa molto meno che di Santa Brigida. La prima volta che la divinità viene nominata è in un trattato scritto intorno all’anno mille, quindi cinque secoli dopo. Non è neanche certo che quegli autori non si siano inventati tutto; se era venerata una dea di nome Brigantia nell’Inghilterra preromana, attestata in alcune iscrizioni, non sono mai state rinvenute testimonianze dirette della sua quasi omonima irlandese né se abbia mai avuto un culto. Qualche vago accenno, e tanto basta per costruirci sopra mitologie.
Però, capiteli anche questi poveretti: pur di far dimenticare la tosta Brigida, cattolica e pure santa, qualcosa dovevano pur tirare fuori. Sostengono che i cristiani abbiano usurpato le feste pagane; potrebbe essere anche in parte vero, non lo sappiamo, ma ciò che è certo è che i nuovi pagani al potere stanno usurpando e cancellando feste cristiane vive dopo 1500 anni.
Massì, lasciamoli pure fare sacrifici a questa mitica divinità che, poveretta, non deve essere molto efficiente se di essa si era persa la memoria. Che la invochino per ottenere felicità e prosperità; e di quelle arrivi loro tutto quello che l’antica dea è in grado di concedere.

Pubblicato il 31 gennaio 2023 su tra lassù e quaggiù. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 1 Commento.
Pingback: Brigida la tosta – ⛩️🌈LeggiAmo 🦋⛩️le poesie ed i libri che ho letto / leggerò🦚❣️🦚