I draghi del metaverso
Pino era contento, e lo disse a sua figlia mentre cenavano seduti nella terrazza che guardava sui laghi di lava. In basso, le forme mostruose dei draghi di fuoco si rotolavano nelle fontane ardenti.
“Questi aggeggi transumanisti sono fantastici. Sono proprio felice di essermi virtualizzato completamente la memoria. L’abbonamento è caro, certo, ma prima avevo problemi, non riuscivo a ricordare le cose, adesso invece ho spazio di immagazzinamento enorme, è tutto nitido, funziona benissimo”.
Sua figlia non commentò e si lisciò un’ala traslucida. “Papi, per favore, puoi abbassare la lava? Qui si muore di caldo”.
Pino si trattenne dal dire che, con quel poco che indossava, la temperatura non doveva essere un problema. Con un sospiro, commutò il paesaggio da vulcanico a marino, un oceano turchese colmo di vele multicolori. Veniva voglia di tuffarsi dentro, ma renderlo nuotabile costava troppo. Era solo un bel paesaggio del metaverso. Quello che il suo corpo di carne vedeva davvero era solo una bolla di plastica opaca, rammentò con un brivido. Non che lo frequentasse molto, ultimamente.
“Allora, papi, che mi rispondi?”, chiese sua figlia.
“A cosa? Te l’ho tolta, la lava”. Pino era perplesso.
Sua figlia lo squadrò. “Che ti piglia? Il permesso di andare”.
Si era distratto? Percorse velocemente la memoria degli ultimi minuti, ma non trovò nessuna questione simile. Solo…
Che cos”era quell’iconcina rossa?
Pino la premette.
Una donna dall’aria severa comparve a mezz’aria. “Caro utente Pino12072012, è stata rilevata nella sua memoria in corso di upload la presenza di pensieri ingiuriosi, razzisti, intolleranti o critici del governo. Tali contenuti non sono permessi dal regolamento, e quindi i suoi ricordi relativi a quei momenti sono stati rimossi. Per presentare eventuale ricorso la preghiamo di contattare il nostro ufficio legale. Buona giornata”.
L’uomo trattenne un’imprecazione. “Ma che, scherziamo? Con quello che pago?”, esclamò ad alta voce.
Sua figlia lo guardò. “Cosa c’è, papi?”
“Mi hanno rimosso dei ricordi per violazione di contratto!”
Sua figlia sbuffò. “Di nuovo?”
“Come, di nuovo?”
Lei scosse la testa, spazientita. “Oh, lascia perdere. Perché non cambi provider di vita virtuale, piuttosto? Ti lamenti sempre e lo paghi caro e salato”. Ed è della concorrenza, avrebbe aggiunto se fosse stata programmata e autorizzata a farlo.
Pino la guardò stupito. “E perché dovrei cambiarlo? E’ perfetto, non mi dà nessun problema”.

Pubblicato il 25 novembre 2022 su fiaboidi. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 2 commenti.
Guarda un po’ che mi consiglia youtube:
(non ho avuto il coraggio di ascoltarlo)
So che esiste