La paura
C’è la meraviglia, lo stupore, il desiderio del bello.
E poi l’altra faccia del nostro rapporto con la realtà: la paura.
La paura non è qualcosa di originario. Prima di essa c’è il possedere. Quando siamo timorosi di perdere quello che abbiamo – persone care, ricchezza, vita – ecco che arriva la paura.
La paura è un sentimento potente. Ti fa fare le cose più impensate, ti offusca la mente, ti conduce dove non avresti mai creduto. Da sempre è uno dei due mezzi di controllo che il potere usa sul popolo. Le dittature più feroci sono quelle che usano la paura per dominare.
Ma questa paura non è necessariamente la paura del potere stesso, di quanto può infliggere fisicamente, della tortura, della Siberia, della prigione. Può essere la paura di un nemico; può essere la paura di una malattia; può essere il timore di perdere il proprio status sociale, o i mezzi di sussistenza se si disubbidisce a quanto quel potere ci chiede.
La guerra nucleare, l’AIDS, le piogge acide, il riscaldamento globale, il cambiamento climatico, il COVID. Il fascismo, il comunismo, il terrorismo, i russi, gli arabi… non puoi non avere paura. Ti è proibito. C’è da avere paura delle conseguenze.
La paura è l’opposto dello stupore che apre alla realtà. Annebbia il desiderio, nasconde la bellezza, ci fa ripiegare su noi stessi rendendoci incapaci di gustare ciò che abbiamo e pregustare ciò che potremmo avere.
Normalmente si dice che il coraggio si oppone alla paura, ma è una ben misera opposizione. Coraggio vuol ignorare la paura. Ma non sconfiggerla. Essa rimane.
Il solo modo di vincere davvero la paura è agire sulla sua radice. Rendersi conto di cosa realmente importa per noi. Se essa è timore di perdere ciò che si ha, vuol dire porre nella giusta prospettiva ciò che possediamo. Ciò è possibile solo quando ci si rende conto che ogni cosa ci è donata, che non siamo stati noi a darcela, a cominciare dalla vita.
Questa consapevolezza non ci toglierà la paura, ma ce la farà sconfiggere. Ci farà andare avanti, anche dove non vorremmo.
“Non abbiate paura”.

Pubblicato il 8 dicembre 2021 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 5 commenti.
“L’ignoto genera paura. Il mistero genera stupore.” Questo era il tema di un meeting di tanto tempo fa. Ma sempre molto attuale…
“Il contrario della fede è la paura”, come dice un mio conoscente. E in effetti è quanto sottolineato nel post: la paura fa scappare dalla realtà, la fede fa unire ad essa e fa vivere al suo interno.
Con la famiglia ho fatto il Cammino di Santiago: quello che poteva frenarci non era la fatica del cammino, ma la paura della fatica. Quando ti buttavi trovavi che la fatica si superava e scoprivi belle cose.
“Non abbiate paura…”
era un ordine! il comando di un “padre” capace di rassicurare i suoi figli.
Hai letto “il maialino di Natale”? Non hai paura quando ami, e per vincere devi essere disposto ad offrire la vita. Semplice.