Prospettiva rovesciata
La confessione, tra tutti i sacramenti, non è quella che gode di maggior favore. Riconoscere i propri errori è un fastidio; e spesso si parte da una prospettiva negativa. Si elencano le cose che sono andate storte, nella nostra lotta quotidiana; si deve descrivere il proprio male, spesso dolorosamente uguale a se stesso di mese in mese, un pantano dal quale non vogliamo saperne di uscire.
L’altro giorno, un sacerdote mi ha detto: “prima di elencare le cose brutte della tua vita, elencami le cose belle”.
Devo ammettere che mi ha rovesciato la prospettiva. Obbligandomi a fare i conti con tutta la grazia e la bellezza che mio malgrado mi trovo attorno; con la benedizione che ho di essere qui, adesso, con poche ombre nel mio giorno.
Sì, c’è il male, ma c’è un bene immenso, una luce che la tenebra che si addensa non riesce ancora a vincere. Essere costretti a notarlo – perché al bene siamo troppo abituati – può curare il nostro perenne piangerci addosso, la nostra perpetua ricerca di cosa non va; nel mondo e in noi.
Essere degni di quel bello; ecco cosa davvero ci è chiesto.

Pubblicato il 17 novembre 2021 su tra lassù e quaggiù. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 5 commenti.
Grazie!
Prospettiva che condivido e che mi è stata resa visibile in questo periodo di esercizi ignaziani
Ciao Berli, scusami il fuori tema: puoi gentilmente indicarmi qualche titolo di libri per conoscere la vera storia d’Italia?
Grazie mille
I vecchi schemi di esame di coscienza iniziavano con la considerazione dei benefici ricevuti nella giornata; era il primo di 5 punti, precedeva il riconoscimento delle proprie mancanze.
Edo , ti avevo risposto (se anche quella replica non è andata persa, con la nuova interfaccia non riesco più a cercare i commenti) quando l’avevi chiesto in precedenza.
Dipende dal periodo che ti interessa, ti suggerirei comunque per cominciare i libri di Angela Pellicciari che rovesciano la prospettiva sul Risorgimento e anche “Pensare la storia”, ma non solo, di Messori.
Se posso permettermi, anche alcuni testi del prof. Viglione sono niente male, in proposito.