Nel deserto
E’ da domenica che sto male. Passata la fase dei crampi – i peggiori che ricordi – e del vomito, sono tre giorni che mi trascino con testa che gira e gambe tremule.
Potreste anche dire: in tutte queste ore in cui sei lì, forzatamente immobile, lontano dai lavori e dalle distrazioni, chissà quanti post hai scritto, chissà quante idee ti sono venute.
Ma non è così. Ringrazio di avere avuto un paio di bozze da parte, perché il mio cervello si dibatte come un pesce in uno stagno arido e secco. Non mi viene niente da dire, niente di cui scrivere.
Perché per alimentare una sorgente bisogna pure che piova; occorre che accada qualcosa, perché se ne possa parlare.
Nel silenzio della mia stanza, ciò che accade è altrove. Non ne ho esperienza. Cosa dire di ciò che non so?
Non è nel deserto che la vita scorre impetuosa.
Pubblicato il 20 dicembre 2019 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 7 commenti.
Guarisci presto e non dimenticare che anche nel deserto fioriscono germogli.
Spero comunque che tu possa tornare presto a prendere ispirazione per i tuoi post “dove la vita scorre impetuosa” :-)
“Dio ha creato il deserto affinchè l’uomo incontri sé stesso.”
Mi sono incontrato, ma mi ha salutato appena.
Accidenti, mi spiace. Il medico che dice?
Prenditi i fermenti lattici :)
Invece direi di sì.. Nel deserto del fare la mente si muove:chiede, supplica.. attende, si dilania… Incubo la spaventano.. Il briciolo di benessere la incoraggia…
Quanto da raccontare di questa lotta tra paura, male, desiderio, realtà, domanda di senso.. Offerta del tutto
No, non è il fare.. Pur chiedendo di avere energia di poter fare.. Almeno fin dopo le feste.. Quando ritorna la normalità del dover fare.. E la normalità dell’impetrare..
xMarina: no, non il fare: l’incontrare
x gli altri: oggi sono già al lavoro che trotto ( o meglio, mi trascino)