I differenti

“Ma guarda quelli”, disse Hienna, indicando con il mento perfetto il gruppetto che era appena entrato nel locale.
Lil seguì il cenno dell’amic*. Erano due polari adulti con altri due piccoli polarizzati. Forse venivano dalla campagna, non si sarebbe spiegato altrimenti la loro sfacciataggine.
“Farsi vedere in giro così, proprio il giorno dell’Amicizia” rise Bako. Bako aveva sempre da ridere.
“Forse bisognerebbe dirglelo” azzardò Lil.
“Se ne sono già accorti” sbuffò Hienna. “Guarda, sembrano proprio smarriti. Mi fanno quasi pena”.
“Hienna è sempre così saggi*, pensò Lil, guardandol* da sotto le lunghe ciglia.
“Hai detto quasi?”, sogghignò Bako. “Adesso ci divertiamo un po’”.
Si alzò dal tavolo e si avvicinò ai polari. “Hey, voi, forse sarebbe meglio che tornaste da dove siete venuti, comprendete?”
Il polare più massiccio guardò Bako incerto. “Non facciamo niente di male. Siamo venuti a comperare regali per la festa dell’Amicizia”.
Bako sbuffò. “Amicizia? E cosa ne volete sapere voi dell’amicizia? Siete dei polari, no? E i polari non possono esser amici con gli altri. Se state qui rovinate la festa a tutti, quindi meglio che vi leviate di torno.”
L’altro polare adulto intervenne. Sembrava molto arrabbiata. “Ma chi credete di essere? Come fate a pensare che il sesso di una persona abbia a che fare con l’amicizia? L’amicizia esiste da sempre!”
“Disse la polare bianca” ribatté Bako. Oh, quando Bako iniziava a discutere non ce n’era per nessuno. Una volta l’aveva vist* prendere a calci un polare che l’aveva definit* “Barbie”, e dopo dirgli “scommetto che adesso ti piacerebbe essere enne come me.”
Bako era enne ormai da quasi quindici anni. I suoi polari l’avevano ennat* subito, da piccol*. I polari di Lil, invece, si erano opposti. Erano vecchi come testa, ideologizzati. Poi era passata la legge per cui i minorenni polarizzati potevano ennarsi gratuitamente anche senza il consenso dei loro polari. Lil aveva esitato, poi quando Hienna aveva scelto di ennarsi si era decis*. Sì, anche se faceva del suo meglio per nasconderlo con gli abiti, il corpo di Lil era ancora polarizzato. Fino a domani. La lista d’attesa in clinica era stata molto lunga.

Nel frattempo, la discussione si stava scaldando. “State rovinando la festa al mi* amic* Lil, qui”, stava dicendo Bako. “Domani si enna, alla facciazza vostra.”
“Hey”, sussurrò Hienna a Bako, “smettila, non c’è bisogn di spiattellare che Lil non è ancora enne, l* metti in imbarazzo”.
I polari guardarono dalla sua parte. Il polare più grosso l* squadrò. “Ragazzo, se sei ancora sano lì sotto, rinuncia fino a che sei in tempo. Una volta che te l’hanno tolto non c’è più niente da fare”
“Caro…” lo strattonò l’altro polare “smettila adesso, andiamo via…”
Gli altri avventori, intorno, erano impalliditi di fronte alla mancanza di rispetto del polare. “Inconcepibile”, si sentì mormorare. Persino Bako era stato colto alla sprovvista dal rozzo commento.
Ma un polare è un polare. Sono fatti così, governati dalle emozioni e dagli ormoni che arrivano da lì sotto, pensò Lil. Non possono fare a meno di odiare noi neutri.
Hienna piantò le sue lunghe gambe brune a terra e si alzò con un movimento fluido. Sembrava una divinità, gli occhi lampeggiavano in mezzo al suo viso di bambola, accuratamente liberato da ogni fattezza distintiva. “Ragioni con i genitali”, intervenne, rivolgendosi al polare. “Mentre noi siamo liberi di farlo con il nostro cervello. Ecco perché tu sei il passato e noi il futuro. Oggi è il giorno dell’Amicizia”, con un gesto Hienna indicò le decorazioni appese alle pareti, L’Amicon* di plastica rosso e bianco, il viso tondo come un allegro palloncino rubicondo, l’albero dell’Amicizia nell’angolo, con scatole di regali sotto. “E quindi non vi denunceremo per quei commenti sessisti. Ma se non ve ne andate immediatamente, voi e vostri piccoli polari, chiameremo la polizia, e passerete delle feste orribili in prigione, come vi meritate per le vostre disgustose opinioni.”
I polari indietreggiarono, mentre Hienna incombeva su di loro.
“Voi non potete capire, siete troppo vecchi. Non è solo questione di sostituire quei vostri organi limitati con una tabula…” Nel dire questo, Hienna si era mess* in posa. Inconsciemente, o forse no. Come molti enne, Preferiva andare in giro nud*, ricoperta solo di un microstrato termico trasparente, la pelle dal caldo colore meticcio esposta a tutti. Era un modo di far vedere che non aveva niente da nascondere, nessun tabù, nessuna vergogna di qualsiasi tipo. Lil si ritrovò a fissare la liscia zona tra le sue gambe, dove sotto lo strato plastico erano nascosti migliaia di sensori collegati con le zone del piacere. La tabula, la chiamavano. Lil aveva letto che gli abili manipolatori di tabula potevano dare e avere orgasmi lunghi ore. Da domani avrebbe potuto verificarlo. Da domani tutto sarebbe andato a posto, e il disagio, quello strano desiderio muto che aveva dentro sarebbe finito. Non vedeva l’ora.
Oh, la tabula di Hienna, le sue lunghe dita…
Hienna stava continuando. “…è il cervello che dovete cambiare. Andate in giro ostentando la vostra sessualità, così, tanto per provocare, ma vi dovete rassegnare. Il vostro patriarcato e il vostro matriarcato sono finiti. La nostra società ormai è libera, noi siamo liberi dai retaggi del passato. Non vedo l’ora che vi proibiscano del tutto. Siete fossili che spariranno. Quindi sparite anche voi. Ora.”
Il polare più grande fece per replicare ancora, ma l’altro lo tirò per la manica. Si voltarono e se ne andarono, trascinandosi dietro i loro piccoli. Uno dei due si mise a singhiozzare, e il suo polare lo prese in braccio. La porta si richiuse.
Bako rise. “Ma dico, li avete visti. Quello più piccolo che frignava, che rumore sgradevole? Treccine, aveva le treccine! Ma quanto si può essere antichi?”
Hienna mise una mano sulla spalla di Bako. “Sei stat* in gamba ad affrontarli”. Bako accarezzò la tabula di Hienna, che per un istante si illuminò. Lil sentì stringersi qualcosa, nel petto, ma non avrebbe saputo dire cosa.
Lil si alzò. “Sapete cosa vi dico? sono stuf* di stare qui. Andiamo a farci un giro in centro, che è una bella giornata”
Pagarono ed uscirono. C’era folla, per strada. Ogni volto quasi uguale a quello accanto, come in un gioco di specchi grande come una città. Un solo sesso, una sola razza, un solo pensiero. Tutti con gli stessi lineamenti attentamente neutralizzati, lo stesso colorito scuro, le stesse idee finalmente condivise. Idee che bandivano chi causava divisione e conflitto; che rifiutavano chi, in nome di antiche credenze, non voleva stare all’interno di quest’amicizia che abbracciava tutto il mondo. Sì, l’amicizia era l’ideale, scambiarsi i doni il modo di esprimerlo, l’eliminazione delle differenze il modo di dimostrarlo con il proprio corpo. La società perfetta, finalmente.
Lil si guardò intorno, ma non c’era traccia di quei polari. Meno male, nel mondo nuovo non c’era posto per i differenti.

Informazioni su Berlicche

Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.

Pubblicato il 16 dicembre 2019 su fiaboidi. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 25 commenti.

  1. Un Berlicche dei migliori! Ti adoro quando fai il distopico. :-)
    Il vertice stavolta è con l’ “Amicon* rosso e bianco”…ma come ti vengono?!?!

    Fortuna che le tue sono solo fantasie…non potrà mai accadere una cosa simile, sarebbe come far togliere il simbolo femminile dagli assorbenti perché discrimina i trans! :-)))
    ( https://www.ilmessaggero.it/mind_the_gap/assorbenti_logo_femminile_trans_donne_boicottaggio-4811646.html )

    Un abbraccio e Buone Feste!!

  2. Ecchevvuoi, la societa’ cambia, le cose cambiano e chi non si adegua viene lasciato indietro. In ogni caso, ti e’ finita decisamente bene, i nuovi giovani non si daranno mai la pena di venire a casa tua a genderizzarti. Il problema sara’ quando i maomettani arriveranno alla maggioranza e prenderanno il potere: ti faranno rimpiangere gli atei e la cultura gender.

  3. Non tutte le società permettono lo sviluppo dell’essere umano individuale e sociale allo stesso modo: quella genderizzata lo nega e lo mutila ideologicamente. E quanto all’obbligare a seguire l’ideologia, ci sono tanti modi, il migliore è quello di persuadere le vittime che i carnefici sono i cristiani che vorrebbero impedire la genderizzazione, la quale rende più liberi. La persuasione è l’arma ideologica più forte – vedi oggi, che la “società cambia” perché tutti impongono di pensare allo stesso modo.

    Fomentare l’odio contro i cristiani è la radice comune di atei, genderizzati, sinistri e islamici.

  4. La libertà che tanto difendi in questo deserto sociale è esemplificata da queste parole:

    «La libertà è una cosa più complicata dei “diritti”, la libertà è una forma di disciplina. C’è un aneddoto che mi è sempre piaciuto: ti prendo, ti butto in mezzo al deserto e ti dico “vai, sei libero”. Tu non sei libero, anche se in apparenza lo sei. Per essere libero dovresti conoscere le oasi più vicine, sapere dove andare, saperti orientare. Oggi l’uomo è disorientato. Ma questo disorientamento lo chiama “libertà”. Bisogna al contrario essere consapevoli di com’è questo mondo, per tracciare un sentiero che è la tua vera, disciplinata libertà» – Giovanni Lindo Ferretti

    Si crea un deserto sociale, una società senza relazioni stabili o radici, e la chiamano libertà!

  5. Ago, vedi che pure tu rimpiangerai gli atei quando arrivera’ la Shariah. Facciamo una cosa carina: prendi il 2019 e dimmi quanta gente e’ finita ammazzata per l’intolleranza degli atei contro i cristiani. Quando hai finito di contarli (ci vorra’ poco), conta quanti hanno fatto una brutta fine per avere violato la Shariah. La liberta’ che difendo e’ quella di seguire le mie aspirazioni, professare la religione che voglio ed eventualmente di fare quello che voglio con i miei genitali, senza che arrivi un tizio a decapitarmi dato che si devono seguire i vaneggiamenti di uno schizofrenico che ha scritto un libro 1600 anni fa.

    PS: Ferretti non e’ poi tanto affidabile, e’ il tipico ex Lotta Continua che poi si e’ rifatto la verginita’ andando con CL. Almeno ha avuto buon fiuto, e’ sempre stato dalla parte del vincitore.

  6. Caro Rettiliano, a leggerti sembra ti abbia morso un rettile. Nessuno è sincero, nessuno si salva.
    Io considero l’uomo cattivo, ma la speranza ce l’ho.

    PS: dal tuo conto dei cristiani ammazzati dagli atei lasci fuori paeselli come la Cina o la Corea del Nord; informati cosa fanno da quelle parti. Gli atei dalle nostre parti prima dei corpi cercano di ammazzare le coscienze, che forse è peggio.

  7. Ripeto, rimpiangerai gli atei che cercano di ammazzare le coscienze (ergo, che ti ridono dietro), quando avrai Mohammed Al Khan che ti bastona in pubblico perche’ non sei riuscito a pagare la Jizya, e affari tuoi se e’ il 120% del tuo reddito. Alla fine, colpa tua che non ti sei convertito.

    Secondo, deciditi. Prima mi dici che sono un illuso e credo troppo nella bonta’ umana, poi dici che sono troppo malfidente. Secondo te sbaglio nel diffidare di uno che prima e’ andato con Lotta Continua (quando gli conveniva) e poi e’ andato con CL (quando gli conveniva)? Ma che strano, il suo spirito l’ha portato proprio dove si facevano piu’ soldi! Questo e’ il tipo che appena arriveranno i maomettani sara’ in prima fila a farsi circoncidere e a mettere il caftano, ascoltamme’.

  8. Caro Rettiliano, probabilmente di Ferretti non sai molto. Ma non credo neanche che sia lui il vero bersaglio dei tuoi strali. Non è che sei malfidente, pari piuttosto incazzato con tutto ciò che non ti va a genio, e non perdi occasione per spargere un po’ di veleno. Noi cristiani sono duemila anni che siamo perseguitati e ammazzati da atei, maomettani, ogni genere di potere e dai loro servi; eppure siamo convinti che ci sia una redenzione più forte di tutto il male del mondo, e che, di tanto in tanto, anche chi è più distante la possa vedere. E che opportunismo ci sarebbe mai a mettersi con i sempre-perseguitati, i più sfigati del mazzo? Se non per qualcosa di più, e meglio?

  9. “orgasmi lunghi ore” è una signora promessa! ma non è imbattibile. anche perché “domani” è troppo vicino.

    felicità eterna ma solo dopo la morte sì, che funzionerebbe…

  10. La lettura “va dalla parte del vincitore” non sta in piedi in questo caso. Anche presumendo la massima malafede possibile (che già non è vero che ci si indovina sempre, come pensava qualcuno), continuare a dirsi comunista, per un artista di una certa generazione è una pacchia. È pieno la fuori di nostalgici pronti a farti sentire coccolato: sei pur sempre parte di una cerchia molto affiatata. “Anche se abbiamo fallito, noi siamo quelli che hanno sognato (sospiro). E anche come numeri, la cerchia degli ex-comunisti disposta ad venire ai tuoi nostalgici concerti è comunque più ampia di quella dei cristiani praticanti. Non regge proprio.
    Ma d’altra pare ci sono anche quelli che “Madre Teresa ha cominciato a vivere insieme ai morenti per strada perché sapeva che 10 anni dopo di questo l’avrebbe resa famosa”. Non sarai di quelli, amico Rettiliano?

  11. La libertà che difendi ha portato al disastro sociale attuale. Le idee che sostieni hanno distrutto la civiltà occidentale e hanno tolto ogni futuro che non sia quello di una monade in mezzo alla massa di disperati.

    Capisci perché gli atei e le loro idee mi fanno schifo? Perché le ho viste applicate e ho visto i risultati sulla società. E tutto grazie ad una forma deteriorata di libertà che finisce con la disperazione.

  12. @zimisce e Berlicche, non prendetemi in giro. CL e’ tutto tranne che un gruppo di poveri cristiani perseguitati. Ricordo ancora l’insegnante di CL alle superiori che ci costringeva a studiare Giussani e se ne fregava del programma ministeriale. Quelli che volevano voti buoni, poi, dovevano andare con lui a Rimini. Meglio essere una monade, che essere costretti a leggere quelle fesserie, soprattutto nell’eta’ dello sviluppo e in una scuola STATALE, pagata con le tasse. Un furto bello e buono.

    Ago, ti posso assicurare che tutti i padri di famiglia cristianissimi vanno a messa la domenica, ma il sabato sera lo hanno passato a nigeriane o a trans, mentre le mogli si rimbecillivano di psicofarmaci. Pero’ la domenica mattina erano tutti a messa.
    Dimenticavo, zimisce, forse non conosci il potere politico di CL, forse fai lo gnorri. Quando ero a Parma ero letteralmente in un feudo di CL, non c’era modo di fare un minimo di carriera se non eri nel giro o non ci entravi. Sapessi quanti ingegneri civili ed edili di una certa ditta che ho conosciuto, prendevano bei soldi ma dovevano pagare tutta la busta paga come “pizzo” per CL e poi vivere accampati come studenti fuori sede. Bella vita, eh!

  13. Mi preoccupavo di aver fatto un commento sopra le righe nella parte finale (lo “schifo” non va rivolto alle persone), ma vedo che sei riuscito a fare peggio di me.

  14. berli’ vedo che diventi ogni giorno più tollerante, mi compiaccio!!!

  15. eccezione si_discute_solo_col_padrone_di_casa mode /on

    tranquillo, ago86!!!!
    si capiva benissimo che “gli atei mi fanno schifo” non era rivolto alle persone ma ai fiaschetti del monopoli e alle segreterie telefoniche.

    (conosco – e li deploro – atei-persona che entrano facilmente in modalità cantona, e mi piacerebbe davvero vederti dirglielo in faccia, leoncino…)

    berlicche stesso, reduce dalla trionfale campagna su significato e significante, non potrà che approvare.

    /off

  16. Rettiliano, grazie per le informazioni su CL. Ci sono dentro da più di trent’anni e non me ne ero mai accorto. Non nego che mi avrebbe fatto comodo…
    Comunque, tra la mafia e Parma(!) e CL e gli arabi e l’Inghilterra, con le tue ferree convinzioni sui padri di famiglia che vanno a trans devi essere stato circondato veramente da brutte persone.
    Mi dispiace per te. Le mie esperienze sono altre, persone un poco più pulite e un poco più gioiose.
    PS: io mi considero padre cristianissimo, ma qui niente puttane o psicofarmaci. Davvero, mi spiace per te.

  17. Con gli ex-qualcosa di default sono sempre diffidente.
    Poi, nel concreto, davanti a tanti ex-comunisti mi sono dovuto spesso ricredere, ho trovato persone che hanno visto i danni e con fatica sono riuscite a uscire da quell’ideologia devastante; molti restavano atei ma non odiavano più né i cristiani, né gli ebrei.
    Con gli ex-cristiani devo ammettere che in genere è diverso, non amano più niente e nessuno (al di fuori di se stessi, s’intende).

  18. Immaginavo fossi di CL. Dimmi, che fine ha fatto Formigoni? E’ un po’ che non se ne sente piu’ parlare.

  19. “Ci sono dentro da più di trent’anni e non me ne ero mai accorto.”

    berli’, ma questo lo potrebbe dire qualunque scientologo… un po’ di fantasia, su.

    (quanto ai trans, concedai che l’offerta presuppone la domanda; e almeno di uno, un certo padre di famiglia di successo, molto in vista, “cattolico” e “romano”, avrai sentito parlare anche tu…)

  20. Caro Rettiliano, lo vedi quanto veleno hai?
    Formigoni, gli hanno tolto tutto – da innocente condannato. Vive come può. Per il resto, sei abbondantemente OT. Ritorna quando avrai qualcosa da dire.

    Lo stesso vale per te, r&s. Mi spiace davvero per voi, nelle vostre solitudini acri.

  21. Io ho detto una cosa sbagliata, che peraltro ho corretto subito.

    Si parlava del fatto che gli atei vogliono che la loro società ideale piaccia a tutti, credenti e non, cristiani e non cristiani per il fatto che – e qui sta la pretesa assurda – se piace a loro deve piacere a tutti; se loro possono fare quello che pare a loro, mentre i cristiani devono nascondere la loro fede, allora è tutto a posto.

    Questa arroganza si mostra poi negli altri commenti (e commentatori).

  22. Rettiliano, quando dico basta perché OT è basta. So quel che dico, tu no. Due commenti disapprovati. Se vuoi ergerti a suprema autorità morale accomodati pure, da un’altra parte.

  23. Rettiliano, questo è il secondo avvertimento.
    Se non vuoi stare alle regole, nessuno ti obbliga a restare.

  24. Rettiliano, sei sospeso dal blog. Pretendi di insegnare cosa sia giusto, e non sei capace neanche di seguire le regole di una infima pagina web? Torna quando ti sarai svelenito.

  25. Ormai, è sempre più così.
    Che si tratti di vita, di droga o di gender, qualunque sia l’argomento suscettibile di un dialogo interessante, scatta automaticamente il gratuito, distruttivo, ideologico odio anticristiano di chi non vuole o non sa argomentare decentemente.
    Ecco che, di fronte a una realtà futuribile come quella drammaticamente descritta nel post, il bersaglio prende comunque la forma della Croce.

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