Da cosa si vede?
Mi ami?, chiese
Certo, replicò.
Be’, non si vede, disse.
Io ti amo dentro, chiosò.
Ma io sono qui fuori, rispose.
Pubblicato il 30 ottobre 2013 su fiaboidi. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 7 commenti.
Pubblicato da Berlicche
Mi ami?, chiese
Certo, replicò.
Be’, non si vede, disse.
Io ti amo dentro, chiosò.
Ma io sono qui fuori, rispose.
Pubblicato il 30 ottobre 2013 su fiaboidi. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 7 commenti.
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Ufficialmente, un diavolo che dà consigli ai giovani demonietti. Avrai letto anche tu "Le Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis, vero? Attenzione, però: i diavoli CREDONO in Dio. E questo in particolare svolazza, un po' su un po' giù, ma complessivamente diretto verso l'alto, verso quel cielo di cui ha nostalgia.
scriviaberlicche@ gmail.com
parler: @Berlicche
Telegram: @Berlicche_tg
There are two equal and opposite errors into which our race can fall about the devils. One is to disbelieve in their existence. The other is to believe, and to feel an excessive and unhealthy interest in them. They themselves are equally pleased by both errors and hail a materialist or a magician with the same delight.
from "The Screwtape Letters"
Ci sono due errori uguali ed opposti nei quali la nostra razza può cadere a riguardo dei diavoli. Uno è non credere alla loro esistenza. L'altro è crederci, e nutrire un eccessivo e insano interesse in essi. Loro stessi sono ugualmente compiaciuti da ambedue gli errori e salutano un materialista o un mago con lo stesso piacere.
da "Le lettere di Berlicche"
I
Per rispetto e comodità i commenti vanno firmati e non devono essere anonimizzati
II
Si criticano le idee, non i commentatori
III
Ci si attiene all'argomento del post
IV
Scrivete commenti, non trattati; linkate, non copincollate
V
Se non rispettate le regole, neanche voi otterrete rispetto
VI
Comunque
Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam.
E vale anche per voi
Questa non è una testata giornalistica.
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“Pensi che tieni diritto de fa’ che vuoi? Allora pur’io”
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L’ha ribloggato su Il Guerriero della Luce.
mi ricorda tanto Pietro…. e la storia del gallo… San Pietro si riscatto’… eccome…
francesco sirio
L’ha ribloggato su O C T A G O N.
molto bella.
Gent.mo sig. Berlicche,
alcuni suoi ultimi post mi suggeriscono di scriverLe in maniera più diretta, e anche con una particolare simpatia umana.
Un paio di anni fa mi capitò di vedere buona parte di un film in televisione. All’inizio non mi piaceva, mentre invece alla fine mi ha molto commosso. Purtroppo non l’ho visto dall’inizio e perciò non saprei dare né un titolo né altri elementi per identificarlo. Posso solo dire che era un film italiano che, se non erro, si svolgeva in Toscana.
Vi si rappresentava un affermato professioniata, forse uno psicologo che, rimasto vedovo, entra in conflitto con la figlia adolescente. Il conflitto si irrigidisce dopo un rimprovero molto aspro del padre, in seguito al quale quest’ultimo cerca invano di ricucire un rapporto che si deteriora sempre più. La ragazzina va per i fatti suoi, con amicizie poco accettabili, mentre tratta sempre più il padre con disprezzo. Tutti i tentativi sembrano fallire e ogni tanto qualcuno prende in giro il padre sottolineando la sua incapacità.
Viene poi il giorno in cui la ragazzina, insieme ai suoi amici si mette seriamente nei pasticci. Infatti hanno trovato in giro una pistola e, invece di consegnarla alla polizia, se la tengono. Un giorno uno dei ragazzini in un locale si urta con uno più grande per una questione di precedenza a un gioco elettronico e, quando il più grande lo minaccia, gli spara con conseguenza gravi. Dopo di ciò mette la pistola nelle mani della ragazzina e se la squaglia.
La ragazza terrorizzata corre da suo padre piangente e, singhiozzando, gli racconta il fatto. Il padre la tranquillizza, dicendo che avrebbe risolto tutto lui. Quandoinfatti vengono i carabinieri, si prende tutta la colpa affermando che quel giorno era stato lui a trovare la pistola e a prenderla senza denunciarla.
Finisce così in prigione e, mentre sta dentro, gli appaiono visi di persone che lo rimproverano per essersi tanto sacrificato inutilmente. Sennonché la governante negra dimostra alla polizia che il giorno in cui lui avrebbe trovato la pistola si trivava in Amerca per una conferenza. Infine dunque egli viene scagionato e liberato. Uscendo dal carcere ed arrivando con il treno alla sua città ecco che gli viene incontro la figlia completamente trasformta, che lo abbraccia e gli sorride riconoscente.
Oltre a raccontare questo filmetto, volevo dirLe che proprio in questi ultimi mesi, in seguti a belle letture di romanzi inglesi per ragazzi – non recentissimi – ho avuto anch’io l’ispirazione di scrivere brevi romanzi per gli adolescenti di oggi. Non tocca a me dire se sono o no riusciti bene. Per ora sono a quota 5. Il più lungo conta 36 pagine, il più breve 20. Ma il mio blog non lo legge nessuno. Non so se possono interessarLa, se non altro per darne una valutazione – è forse un’illusione l’idea che possano fare del bene a Sua figlia!
Don Massimo
Splendido.
Stefano
Don Massimo, cercherò di trovare un momento per leggerli – onestà mi impedisce di dire di più, con la memoria e il tempo che mi ritrovo. Se non mi faccio vivo me lo ricordi, mi conosco.
Mia figlia ahimè manco legge i miei, di scritti…