L'apocrifo
Forse all’inizio ci puoi cascare. Ma poi ti accorgi che c’è qualcosa che non funziona. Te lo hanno proposto come uno scoop, come l’ultimo ritrovamento, come il segreto a lungo custodito e alla fine svelato. Ma leggi, sfogli, e il disagio aumenta.
Non è così che dovrebbe finire. Insomma, sai per certo che la conclusione dovrebbe essere di un certo tipo…e invece no. Anche il modo con cui comincia ti lascia non convinto. Lo stile non è precisamente quello a cui sei abituato, i personaggi hanno i nomi e i ruoli di quelli soliti ma…sono come caricature, non hanno spessore, carattere. E a un certo punto sbracano. Leggi, rileggi e capisci che è una presa in giro, che giammai questo potrebbe accadere.
E’ un qualcosa di fasullo, un apocrifo. E’ una fanfic, una invenzione basata su un antecedente famoso, creata per divertimento o inganno da un volenteroso lettore dell’originale. Ma a cui manca la stoffa.
Solo lo sprovveduto ci può cadere. La consistenza del reale è altra.
Insomma, prima di entusiasmarsi per l’ultimo Harry Potter è meglio verificare che sia quello vero…
Pubblicato il 25 giugno 2007 su meditabondazioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 6 commenti.
Ciò mi conforta.
Dalla settimana scorsa non oso avventurarmi su forum e siti di fanfiction dedicati ad Harry Potter, nel timore che lo spoiler sia vero o verosimile.
Se è veramente una bufala di questa portata, allora torno a navigare con tranquillità.
In attesa dell’uscita del volume vero.
Per inciso, fino alla fine del post credevo stessi parlando del “Vangelo secondo Giuda”. Non è altrettanto simile la sensazione che si ha a leggerlo?
Buona giornata,
Rik
Completamente d’accordo sul commento all’apocrifo, ero giunto anch’io alla stessa conclusione. E’ il gusto della anticipazioni, degli scoop, del parlare sopra qualcosa per far passare l’attesa, forse la pubblicità: come dici tu, basta che uno poi non perda il gusto della scoperta della versione vera.
Noi restiamo in attesa, ad Anto hanno regalato per il compleanno la prenotazione del libro.
OT: se uno volesse iniziare a leggere qualcosa del tuo amato Terry Pratchett, cosa suggeriresti? (anche, anzi meglio, in lingua originale)
Pietro
Per Terry Pratchett: Il primo libro del mondo del Disco è “The colour of magic” con il suo seguito “The light fantastic”, quindi staccato “Sourcery”. Sebbene siano “fondamentali” per la comprensione di Discworld, si può anche cominciare da “Mort” (il ciclo della Morte del Disco), o “Wyrd sisters” (ciclo delle streghe), o “Guards! Guards!” (ciclo delle guardie), che sono probabilmente più belli (nel senso in cui Giove è più grande di Saturno) .
Vedi anche http://en.wikipedia.org/wiki/Discworld_reading_order
Se qualcuno vuole vedere com’è il mondo del disco…l’apertura dello spettacolare TV Movie preso da Hogfather:
http://kawai.imeem.com/video/tN9F8Deb/hogsfather/
Ops, dimenticavo: se in inglese, un eccellente inizio non discworld è “Good Omens”…
Come si vede anche dalla versione inglese originale (diffidate delle traduzioni) del tuo link, il titolo è meno oscuro di quello che sembra. Può significare “Il funereo Ognissanti” o “La funerea vigilia di Ognissanti”.
E comunque, lo riceverò per posta insieme al riedito “il grande Divorzio” di C.S. Lewis.
Per capire veramente HP, bisogna leggersi tanto, ma proprio tanto, Lewis, un pò di Tolkien e Dickens, ed un pizzico di Chesterton. Ecco chi sono veramente gli originali …
Pingback: Domenica di Pasqua « Una penna spuntata